Alessandria – Il giudice di pace di Alessandria ha dato ragione ai quattro automobilisti, due di Bosco Marengo e due di Frugarolo, che nel 2015 si sono rifiutati di pagare le multe per eccesso di velocità elevate loro dal Velo OK posto fuori del centro abitato di Bosco Marengo e che per questo motivo hanno fatto ricorso. L’infrazione era stata rilevata dai vigili urbani nel tratto della strada provinciale 180 tra Frugarolo e Bosco Marengo che, per poche centinaia di metri, è fuori del centro abitato per cui restano in vigore le norme del codice della strada che prevede il limite di velocità di 90 Km/h sulle strade extraurbane secondarie e locali, e la provinciale 180 è una di queste. Ma il Comune di Bosco Marengo aveva messo in carniere ben 25 multe nella sola giornata del 6 maggio 2015, elevate con Velo OK e recapitate a chi quel giorno percorreva la provinciale in quel tratto denominato Corso Dante superando il limite dei 50 orari, ritenuto erroneamente dal sindaco Gazzaniga quello giusto mentre, trattandosi di una provinciale, in assenza di apposita segnalazione, il limite resta di 90 orari. Subito era scattata l’interpellanza da parte dell’opposizione in consiglio comunale capitanata dall’avvocato Roberto Calcagni. “Il Gruppo consigliare di Minoranza Con Bosco per Bosco – si legge nel documento – a nome del primo firmatario Roberto Calcagni nonché dei Consiglieri Nelso Montanari e Luigi Melato (…) premesso (…)che le contestazioni vertevano sull’inosservanza del limite dei 50 km/h, tale presupposto è da ritenersi del tutto illegittimo perché essendo il punto di rilevazione al di fuori del centro abitato il limite non poteva essere individuato in quello ordinario urbano, in assenza di specifica segnalazione, bensì in quello di 90 Km/h”. Il 6 maggio dello scorso anno i vigili multarono 25 automobilisti con l’autovelox inserito nei Velo Ok, contestando il superamento del limite dei 50 km orari.
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