Alessandria – Tornerà in tribunale Giuseppe Caridi, ex consigliere comunale, accusato di appartenenza ad associazione di stampo mafioso essendo, secondo gli inquirenti, affiliato ad una “locale” della ‘Ndrangheta basata a Bosco Marengo. L’ex esponente del PDL, amico del sindaco Fabbio e più ancora di suo suocero, mancato l’anno scorso, dottor Cotroneo, dovrà comparire davanti ai giudici il 1° ed il 15 febbraio prossimi insieme insieme a Bruno Pronestì, ritenuto il capo della “locale”, Francesco Guerrisi, Domenico Persico, Romeo Rea, Sergio Romeo, Antonio Maiolo, imputati, con altri dodici di altre città,. Le due udienze residue serviranno per consentire al pool della difesa di presentare un’eventuale documentazione prima che il giudice monocratico si pronunci sulla richiesta della questura di applicare le misure antimafia di sorveglianza speciale, che si distinguono in patrimoniale e personale, ai sette inquisiti. Arrestati a giugno, si sono presentati in aula ad eccezione di Maiolo la cui posizione sarà discussa il 15 febbraio perché diversa da quella dei coimputati. Per lui è stata chiesta la misura patrimoniale con confisca di tutti i beni, mentre per gli altri è solo personale limitata alla libertà di movimento. Se sarà applicata, quand’anche fossero assolti dovranno sottostare a una serie di divieti. Tutti chiedono alla Cassazione (udienza 11 gennaio) la libertà negata dal tribunale del riesame. Il 24 gennaio sono invece citati, con gli altri 12, per l’udienza preliminare.
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