Non sappiamo se il neo-presidente dell’Alessandria Enea Benedetto sia soddisfatto di come la Città della Paglia abbia accolto il suo arrivo fra Tanaro e Bormida. Le diffidenze sul suo nome e su quello del socio Pedretti sono motivate dal fatto che entrambi arrivano da esperienze calcistiche negative come si legge su Internet. Il proverbiale scetticismo mandrogno, mirabilmente colto anche da Camilla Cederna, stavolta c’entra poco è confermato dal fatto che Enea ha dato l’idea di voler voler fare il piacione. Un conto però è avere l’autorità del numero uno del club – quella l’ha comprata – un altro è acquisire l’autorevolezza per essere riconosciuto come tale. Perché si sentono in giro gustosi aneddoti (non sappiamo fino a che punto autentici ma tutti verosimili) sulle pressanti richieste del Nostro agli organizzatori per partecipare attivamente alla “Partita della Lacrima”, disputata a Cento Grigio sabato scorso fra vecchie glorie grigie (di cui alcuni falsi miti). Ma è il modello di comunicazione adottato da Enea che non sembra all’altezza d’un club come l’Alessandria Calcio. Giovedì scorso, per esempio, il Nostro ha rilasciato dichiarazioni a due media mandrogni, mentre continua a utilizzare il suo profilo Fb per veicolare comunicazioni della Società. Lo sa il neo dirigente che il club ha un sito ufficiale, una chat riservata ai soli giornalisti e un addetto stampa con un ventennio di militanza alle spalle? Parliamo del DS Massimo Cerri. Un dirigente d’un club professionistico dovrebbe sapere che questo dirigente, benché impunemente bistrattato dall’ala becera dei nostri tifosi, in questa stagione ha svolto un lavoro di grande importanza perché ha messo in piedi – fuori tempo massimo – un organico partendo da zero e spendendo pochissimo. Inoltre ha portato all’azienda quasi 500.000 euro di minutaggi e la squadra si è salvata nonostante certa piazza abbia tentato di demolirla. Il tutto dopo aver supportato un mister inutile come Rebuffi per ben otto mesi. Enea sappia che un’impresa sportiva del genere è apprezzata da dirigenti e da proprietà di squadre omologhe, al punto che, un club di vaglia, appena retrocesso ma in odore di ripescaggio, sta valutando seriamente il suo ingaggio. Ragion per cui, presidente e tifosi, non fate gli “sboroni”: se pensate che Cerri e Lauro vivano nella trepida attesa di essere confermati qui vi sbagliate. Riconferma che rimane invece l’unica opzione per certi membri dello staff i quali, quelli sì, tremano perché le possibilità d’un ingaggio in altre piazze sono miserrime. Ultimamente si fa un gran parlare della possibilità di concedere “in appalto” il Settore Giovanile mandrogno a IdealeGrigio. Sentiti i nomi che ruotano attorno a questo progetto sorge spontanea una domanda: ma fra tutti questi geni della lampada c’è qualcuno che sa di cosa si parla? Penso di no perché i dirigenti dell’Associazione IG hanno detto banalità e luoghi comuni come quello di voler utilizzare allenatori del territorio. Una belinata che può far buona solo l’intervistatore incapace o in mala fede. I potenziali allenatori mandrogni dotati del patentino idoneo sono pochissimi. Tanto pochi che gira per il Settore Giovanile il nome di mister Adamo, ex Luese Cristo, ora disoccupato. Si tratta d’un tecnico capace, ma non abilitato ad allenare un settore giovanile perché non ha il patentino richiesto. Ma è mai possibile che questa piazza, che si picca di essere popolata da “fini intenditori”, cada su queste superficialità? A questo punto, quando ci arrivano dirigenti con curricula discutibili, dobbiamo convenire che forse non posiamo aspirare a qualcosa di più. Nella fattispecie complimenti anche al Presidente IG dottor Gastini che, in tema di settore giovanile, in un’intervista radiofonica, ha detto di volere che IG si occupi di “una squadretta” della cantera. Squadretta? Ma che razza di vocabolario usa? Presidente Gastini “squadretta” sarà la rappresentativa del suo condominio che sfida quelli del civico di fronte, non una formazione giovanile che gioca con la maglia Grigia. E lei vorrebbe coinvolgere commercianti e imprenditori della città per sponsorizzare la nazionale del suo condominio? Ma per favore… se lei non sa nulla di queste cose chieda allo scienziato Laudicino suo (ex?) braccio destro che, quanto a divulgatore di minchiate, è parso – lui sì – un fuoriclasse.