Alessandria – Non presenterebbe gravi lesioni il ciclista investito da un’auto stamane verso le nove alla rotatoria di corso Borsalino. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia Municipale che dovranno verificare la dinamica dell’accaduto, e i medici del 118. La notizia di per sé è di routine, anche perché, per fortuna, il ciclista ha riportato solo contusioni e ferite superficiali, ma denota un aspetto preoccupante del comportamento stradale degli alessandrini, sia che guidino un veicolo, sia che vadano a piedi. In molti non rispettano le norme del codice della strada e procedono di prepotenza, poi succede quel che succede. Quante volte gli automobilisti nel centro storico che stanno attraversando un incrocio devono fermarsi per non asfaltare i pedoni che se ne fregano e tirano diritto infrangendo il comma 5 dell’articolo 190 del Codice della Strada che recita: “I pedoni che si accingono ad attraversare la carreggiata in zona sprovvista di attraversamenti pedonali devono dare la precedenza ai conducenti”. Ma anche negli incroci molti automobilisti non sanno guidare, basta vedere quanti incidenti si verificano in città in prossimità degli incroci. Ti sbucano da tutte le parti anche se hanno lo Stop: un esempio è l’incrocio tra Via Plana e Via Santa Caterina da Siena, un vero terno al Lotto (nella foto). Non parliamo poi delle inversioni a U che ad Alessandria fanno girando in modo da non lasciare spazio a chi ha la precedenza perché deve andare diritto e proviene da destra. Insomma un disastro. Che fare? Il Comune pianti dei parapetti per i pedoni e disegni le strisce pedonali dove è possibile, soprattutto nel centro storico, in modo tale che i pedoni possano attraversare avendo la precedenza sui conducenti. Quindi il Comando della Polizia Municipale preveda almeno due pattuglie di turno H24 per controllare che i conducenti rispettino il Codice della Strada.
Sulle rotatorie poi sono da multare quelli che sorpassano e poi tagliano la strada per immettersi nel rettilineo: qui nella capitale della Mandrognìa lo fanno quasi tuti, quasi sempre.