Asti – Ancora incerto il destino della Casa di Riposo Città di Asti. Nonostante che negli ultimi giorni si fosse aperto uno spiraglio che faceva presagire una possibile soluzione della crisi finanziaria in cui versa la struttura, come un fulmine a ciel sereno la ditta che preparava i pasti per gli ospiti della Casa di riposo Città di Asti, la Camst, che si era offerta a investire denaro per il salvataggio, si è chiamata fuori. Inoltre pare che anche l’offerta presentata dalla Acers, cordata di imprenditori cuneese cui fa capo il gruppo Scotto impianti, per rilevare la Casa di riposo, non abbia i requisiti per poter ottenere l’avallo della Regione. Il commissario Mario Pasino (foto a lato) sta cercando una soluzione che si complica sempre di più. Grosso scoglio sono i quattro milioni di debito. A complicare ulteriormente la situazione in quanto la ditta Camst attuale gestore della produzione dei pasti dal 31 dicembre 2022 non garantirà più il servizio mentre nessun’altra azienda si è fatta avanti. D’altronde proprio la Camst vanterebbe un credito di circa 300.000 euro proprio nei confronti della Casa di Riposo.