Torino (di Redazione Blitz) – È Gianluca Ferrero, commercialista, revisore, sindaco e amministratore di varie società, l’uomo che EXor, la holding della famiglia Agnelli che controlla la Juventus, indicherà come presidente della società bianconera. Ferrero è stato anche membro del CdA del Sole 24 Ore. “Ferrero – spiega Exor in una nota – possiede una solida esperienza e le competenze tecniche necessarie, oltre a una genuina passione per il club bianconero, che lo rendono la persona più adeguata a ricoprire l’incarico”. Exor comunicherà la lista completa dei candidati per il rinnovo del cda entro i termini di legge. Ovvero 25 giorni prima dell’assemblea del 18 gennaio. Il posto di amministratore delegato, secondo i giornali, dovrebbe andare ad Alessandro Nasi. Mentre Alessandro Del Piero potrebbe diventare vicepresidente.
Dalla scelta di Ferrero per la presidenza emerge l’intenzione di Exor di disegnare per la Juventus un consiglio forte, di profilo tecnico, in grado di affrontare tutti i temi legali e societari nei vari procedimenti aperti. Appare evidente l’intenzione di fare concentrare quindi il nuovo direttore generale Maurizio Scanavino sulle scelte operative e gestionali. Ferrero, nato a Torino nel 1963, laureato in Economia e Commercio nel 1988, è presidente del collegio sindacale di Fincantieri, Luigi Lavazza, Biotronik Italia, Praxi Intellectual Property, P. Fiduciaria, Emilio Lavazza Sapa, Gedi Gruppo Editoriale, Nuo e Lifenet. Ricopre la carica di sindaco effettivo in Fenera Holding. È vicepresidente del consiglio di amministrazione della Banca del Piemonte e componente del consiglio di amministrazione di Italia Independent Group, di Lol srl e di Pygar srl.
Cosa c’è dietro le dimissioni di Agnelli e del CdA
Dietro le dimissioni del Consiglio di Amministrazione della Juventus arrivate nella serata di ieri ci sono motivi ben precisi. Dimissioni che sono arrivate dopo quelle di Daniela Marilungo, “consigliere non esecutivo e indipendente della società” e membro del Comitato Controllo e Rischi e del Comitato ESG (Environmental social and corporate governance).
Le accuse della consigliera Marilungo
Un’uscita, in particolare, è rivelatrice del clima che si respira in queste ore in casa Juventus. È quella della consigliera Daniela Marilungo, che “ha motivato le sue dimissioni sostenendo l’impossibilità di esercitare il proprio mandato con la dovuta serenità e indipendenza anche, ma non solo, per il fatto di ritenere di non essere stata messa nella posizione di poter pienamente “agire informata” a fronte di temi di sicura complessità”.
E poco dopo l’annuncio di Marilungo il CdA ha deciso di dimettersi in blocco. Ed è arrivato l’addio a Pavel Nedved, all’amministratore delegato Maurizio Arrivabene e agli altri membri Laurence Debroux, Massimo Della Ragione, Katryn Fink, Francesco Roncaglio, Giorgio Tacchia e Suzanne Keywood. Mentre nella lettera di addio di Andrea Agnelli, l’ex numero uno ha scritto: “Quando la squadra non è compatta si presta il fianco agli avversari e questo può essere fatale. In quel momento bisogna avere la lucidità e contenere i danni. La nostra consapevolezza sarà la loro sfida: essere all’altezza della storia della Juventus”.
L’indagine Prisma
A pesare sulla decisione il coinvolgimento nell’indagine Prisma, aperta dalla Procura di Torino con l’accusa di falso in bilancio, e le ultime contestazioni della Consob, che hanno spinto a rivedere il progetto di bilancio da approvare e far slittare per due volte l’assemblea degli azionisti, fissata al momento per il 27 dicembre.
“I membri del Consiglio di Amministrazione – si legge in un comunicato – considerata la centralità e rilevanza delle questioni legali e tecnico-contabili pendenti, hanno ritenuto conforme al miglior interesse sociale raccomandare che Juventus si doti di un nuovo Consiglio di Amministrazione che affronti questi temi”.
Al centro dell’attenzione dei Pm c’è da tempo il trattamento economico riconosciuto ai giocatori della prima squadra durante il periodo del Covid, e in particolare la rinuncia a parte degli stipendi che dopo essere stata annunciata e contabilizzata, sarebbe stata poi rinegoziata informalmente. Sono le cosiddette “manovre stipendi”: ora, secondo quanto si legge nella nota diffusa dalla Juventus, “il Consiglio di Amministrazione ha rilevato che si tratta di profili complessi relativi ad elementi di valutazione suscettibili di differenti interpretazioni circa il trattamento contabile applicabile e ha attentamente considerato i possibili trattamenti alternativi”.
Scanavino, Alessandro Nasi e Del Piero
L’incarico di direttore generale va a Maurizio Scanavino di GEDI. Il Corriere della Sera fa anche i nomi di Alessandro Nasi e Alessandro Del Piero. Nasi è vice presidente della società finanziaria Exor, la holding finanziaria controllata dagli eredi delle famiglie Agnelli e Nasi. È cugino di John e Lapo Elkann. Oltre che compagno di Alena Seredova, ex di Gianluigi Buffon. La svolta arriverà a gennaio