Titolo ottimista, perché se qui ci fosse un solo problema faremmo festa. Ma, dopo la sconfitta interna contro la Recanatese, per I Grigi c’è il primo problema, almeno secondo noi, non solo è gigante ma pure emergenziale ed è quello del gioco. Partiamo dall’inizio cercando di essere oggettivi: nelle prime quattro partite perse non avevamo neppure i crismi di una squadra di categoria e le giustificazioni tecniche e logistiche erano un alibi inoppugnabile. Poi è arrivata la partita in casa contro la Carrarese nella quale non abbiamo prodotto gran gioco ma abbiamo vinto, con gli ospiti che si sono “mangiati” almeno quattro gol. Poi altre due sconfitte e qui Rebuffi cambia modulo raccogliendo due pareggi e una vittoria rischiando poco o nulla. Sabato arriva al Mocca la Recanatese, squadra modesta vicino al fondo della classifica come noi e si perde di nuovo. La prestazione, quello che ci interessa di più, è la nostra solita, cambia invece il risultato per un errore difensivo. Il problema comune a tutte le partite fin qui giocate dai Grigi è l’incapacità cronica ad attaccare pericolosamente l’avversario, neppure in contropiede. Benché la qualità delle nostre punte non sia eccelsa ci rifiutiamo di credere che il finora deludente Nepi sia stato messo nella condizione minima di giocare decentemente, visto che è sconsolatamente isolato là davanti e nessun dei suoi accompagna mai la sua azione. Difatti a questo ragazzo non possiamo certo imputare di essersi divorato occasioni da gol a ripetizione bensì di essere avulso si ma da una manovra che non c’è. Dopo di che, parlando di singoli, non ci spieghiamo neppure perché Checchi debba fare il difensore centrale senza soluzione di continuità quando ci è già costato alcuni gol regalati agli avversari benché sia un senior mentre Bellucci (classe 2001) non sia stato mai in lizza per vestire una maglia da titolare, almeno in campionato. Vero è che quest’ultimo è reduce da un grave infortunio, ma nella passata stagione, fino a che non ha accusato problemi fisici, era titolare con profitto a Teramo. Pensiamo però che il problema dei problemi riguarda la nostra incapacità di sviluppare una manovra d’attacco insidiosa e risieda nella qualità e nella corsa degli esterni, i quali non sono mai in grado di creare superiorità numerica magari proponendosi qualche volta nel corridoio in fase di possesso. Inoltre esiste l’eterno problema (non solo per noi, quindi) di fare densità in fase di non possesso troppo vicini alla propria area. Il vantaggio di questo atteggiamento è quello di togliere spazi alla manovra avversaria, il limite invece rimane quello che, se rubi palla, lo fai troppo lontano dalla porta avversaria. Ecco spiegato il fatto che la nostra squadra tenda spesso ad allungarsi anziché costringere l’avversario a farlo. Dalle parole di Rebuffi sabato a fine partita ne è venuta fuori un’analisi corretta ma, secondo noi, questa squadra avrebbe bisogno invece di un shock tattico importante, simile quello che aveva portato al su citato cambio di modulo. È vero, i nostri esterni sono quella roba lì ma la tecnica modesta deve essere supportata dall’atteggiamento e dalla corsa. Adesso per i Grigi mercoledì di Coppa Italia a Busto alle 18 e poi una trasferta delicatissima a Lucca sabato prossimo nel pomeriggio in campionato.