SERVE LO SCIOPERO GENERALE PER LICENZIARE MONTI
L’USB Federazione Provinciale di Alessandria esprime una valutazione fortemente negativa sul decreto Monti, una manovra di destra, “in continuità migliorata” con le scelte di Tremonti, Sacconi e Berlusconi che avrebbero voluto fare le stesse cose ma non ci sono riusciti, per colpa loro e non dell’opposizione, sia perché questo non coglie assolutamente le necessità di un mutamento complessivo delle ragioni che hanno prodotto l’attuale situazione di crisi, cioè i meccanismi finanziari e delle istituzioni europei ed internazionali, sia perché penalizza pesantemente i lavoratori e le fasce più deboli della popolazione.
La manovra è in questo senso anche una manovra politica e politiche sono le scelte operate. Togliere l’indicizzazione delle pensioni al costo della vita, peraltro sempre al ribasso rispetto alla realtà, e non procedere all’aumento delle aliquote Irpef per i redditi più alti non è una scelta di campo, e quindi politica? Aumentare l’età pensionabile anche oltre i 40 anni di lavoro – che sono già un’enormità – e farci rimanere fino a 70 anni, quindi chiudere ogni spazio all’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, estendere il contributivo a tutti e quindi produrre un abbassamento consistente delle pensioni per favorire ancora di più i fondi pensione privati che stentano a decollare sono scelte politiche per non dire ideologiche. Non introdurre nessun serio provvedimento per combattere l’evasione fiscale, non colpire i patrimoni di quel 10% che detiene il 50% della ricchezza sono scelte politiche, di destra. Tornare ad aggredire il reddito con la reintroduzione di una super-ICI sulla prima casa, dopo aver per anni interrotto la costruzione di case popolari e costretto milioni di famiglie all’indebitamento per acquistarne faticosamente una, è non solo una scelta politica ma anche di scarsa lungimiranza perché oggettivamente recessiva. Aumentano l’IVA, la benzina e le tasse regionali. Raddoppiare le spese per le missioni “di pace” è una scelta politica di destra, come le privatizzazioni, le liberalizzazioni e la svendita del patrimonio pubblico. Tutto ciò a fronte di agevolazioni fiscali per le aziende e garanzie per il futuro delle banche. Manca poi una vera patrimoniale ed enorme è la demagogia di misure che colpiscono lievemente alcuni beni di lusso spacciate quale elemento di equità.
Le misure sul lavoro, che arriveranno sin dalle prossime settimane, sono annunciate da tempo e prevedono ulteriori e forti limitazioni dei diritti dei lavoratori ed un peggioramento sostanziale delle condizioni di lavoro.
USB ritiene necessaria una risposta generale forte e prolungata, che dovrà essere costruita sin dai prossimi giorni. Un percorso che dovrà preparare uno sciopero generale importante, che fermi il Paese e che nulla ha a che vedere con le iniziative scomposte messe in piedi in queste ore da Cgil, Cisl e Uil, che devono contenere la spinta e la rabbia interna per non rischiare di mettere in crisi i rispettivi partiti di riferimento che sono tutti proni al governo di salvezza nazionale e finalizzate essenzialmente a riacquisire un ruolo nell’ambito di una concertazione che Monti nega anche a chi ha sempre “collaborato” con il governo Berlusconi. Non servono quindi iniziative che si limitano a chiedere piccole modifiche alla manovra: serve uno sciopero generale per licenziare il governo Monti, contro l’Europa delle banche e della finanza, contro coloro che hanno determinato la crisi, contro i meccanismi insiti in un sistema che sta disegnando un nuovo ordine mondiale, ancor più autoritario, dove i poveri sono sempre di più e sempre più poveri ed i ricchi sono sempre di meno e sempre più ricchi, sul non pagamento del debito, sull’uscita dall’Unione Europea. A questo dobbiamo lavorare, per costruire, all’inizio del nuovo anno, un movimento ampio e duraturo che sia capace di produrlo. L’USB Federazione Provinciale di Alessandria ritiene indispensabile pertanto costruire un percorso comune con tutti quei soggetti sociali che nel nostro paese si battono per la difesa dei beni comuni, dell’ambiente, la scuola pubblica, contro tutte le privatizzazioni, per i diritti dei migranti per affrontare questa fase, costruendo le più ampie alleanze possibili, sia lavorando alla preparazione dello sciopero generale, sia mobilitandoci nei territori per aprire un ciclo di lotte nel Paese che ridefinisca il ruolo centrale del lavoro e dei lavoratori.
Alessandria 07/12/2011
UNIONE SINDACALE DI BASE
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Per la Federazione Provinciale USB
Maccarino Giovanni
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