Montmelo (Spagna) (Giusto Ferronato de La Gazzetta dello Sport) – Ferrari, dove sei finita? Proprio quando sembrava di assistere a un GP di Spagna perfetto, milioni di cuori rossi sono andati in frantumi al 28° giro di gara, quando la power unit ha tradito Charles Leclerc, fino a quel momento autorevolmente al comando. Max Verstappen e la Red Bull, anche loro in difficoltà con un Drs difettoso, non potevano chiedere di meglio e non si sono fatti pregare: vittoria e sorpasso in testa alla classifica. Per Leclerc è un primo zero in campionato dal costo enorme. La Red Bull ha completato la sua magica giornata col secondo posto di Sergio Perez, autore del giro veloce, mentre terzo è giunto George Russell, sempre più positivo con la Mercedes. La Ferrari si consola col quarto posto di Carlos Sainz, che però né in partenza né in gara è riuscito a brillare. Quinto Lewis Hamilton, autore di una grande rimonta dall’ultimo posto, poi ottimo sesto Valtteri Bottas con l’Alfa Romeo. Settimo Esteban Ocon con l’Alpine, ottavo Lando Norris con la McLaren, nono Fernando Alonso, decimo Yuki Tsunoda.
Al via ottimo spunto di Leclerc che però è stato imitato da Verstappen: il monegasco ha chiuso però la porta a destra e Max si è dovuto accodare alla Ferrari. Non bene invece Sainz, che è rimasto un po’ piantato e ha dovuto lasciare strada a Russell e Perez. Lo spagnolo, se non altro, ha difeso con bravura la quinta posizione all’esterno su Hamilton, cui è andata malissimo poche curve dopo, a causa di un tocco di Magnussen, che ha urtato e danneggiato la sua anteriore sinistra, costringendolo subito a tornare ai box per il forzato cambio gomme. La direzione gara ha però valutato la collisione come incidente di gara.
Al 7° giro emozioni contrastanti per il pubblico spagnolo: boato per un super sorpasso di Alonso ai danni di Vettel per il 13° posto e uscita di pista di Sainz in curva 4: l’iberico in testacoda è finito nella ghiaia ed è riuscito a ripartire, 11°. Nemmeno il tempo di rifiatare e altro colpo di scena: nello stesso punto in cui Sainz è incappato nell’errore, Verstappen è andato lungo facendo un’escursione nella ghiaia. Nessun testacoda per il campione del mondo, che però è tonato in pista dietro a Perez in quarta posizione. La Red Bull ha presto invertito le posizioni, mentre Sainz, al giro 10, ha effettuato la sua prima sosta montando le medie.
Invece là davanti, liberatosi della pressione di Verstappen, Leclerc ha allungato con facilità su Russell, portandosi a 10 secondi di vantaggio al 13° giro. In quello stesso passaggio l’inglese della Mercedes e l’iridato della Red Bull hanno effettuato la prima sosta, montando entrambi le medie. Leclerc non ha immediatamente marcato i rivali, restando in pista davanti a Perez, che invece è rientrato al 18° giro. Una fase notevole per la Ferrari, perché Charles, con rossa usurata, è riuscito a girare di soli 4 decimi più lento rispetto a Russell e Verstappen con gomma media nuova. Max ha cercato l’attacco all’inglese ma è stato penalizzato dal Drs mal funzionante: a volte gli si è aperto, a volte gli è rimasto chiuso, complicatissimo cercare il sorpasso in queste condizioni. Al 21° giro ecco la sosta di Leclerc che ha montato le medie ripartendo davanti a Russell e Verstappen, spettacolari al giro 24: Max ha infilato l’inglese che si è contro-affiancato sfruttando l’interno della pista per mantenere la posizione. Grandissimo duello e fase delicata della gara.
Poi al 28° giro la pugnalata alla schiena per Leclerc: il monegasco ha perso potenza ed è mestamente rientrato ai box. Amarissimo ritiro e primo “zero” in classifica per Charles, un brutto rospo da ingoiare per la Ferrari, tradita sul più bello da un non meglio precisato problema alla power unit. Verstappen è rientrato al 29° giro per mettere le soft e al 30° giro ecco l’attacco vincente di Perez ai danni di Russell, con Verstappen in rimonta a 13 secondi. Al 37° giro, appena l’olandese è arrivato nella scia di Russell, l’inglese è rientrato ai box per la seconda sosta, ancora per mettere gomma media. Con Verstappen in seconda posizione, al giro 38 la Red Bull ha richiamato Perez per la seconda sosta, lasciando strada libera a Verstappen. Max ha preso il margine che gli serviva per effettuare la terza sosta e uscire davanti a Russell, manovra eseguita alla perfezione al giro 44. Poi al 49° giro ha ripreso Perez e lo ha facilmente sfilato per andare a prendersi la quarta vittoria del 2022 che gli consente di salire in testa al Mondiale. Leclerc proverà a riprendersela nel prossimo fine settimana a Montecarlo, la sua gara di casa. Ma per la Ferrari è un weekend che fa male e apre non pochi interrogativi.
Ordine d’arrivo GP di Spagna, sesta prova del Mondiale:
1. Verstappen (Red Bull) 1h37’20″475 (media 190.109 km/h)
2. Perez (Red Bull) a 13″
3. Russell (Mercedes) a 32″9
4. Sainz (Ferrari) a 45″2
5. Hamilton (Mercedes) a 54″5
6. Bottas (Alfa Romeo) a 59″9
7. Ocon (Alpine) a 1’15″3
8. Norris (McLaren) a 1’23″2
9. Alonso (Alpine) a 1 giro
10. Tsunoda (AlphaTauri) a 1 giro
11. Vettel (Aston Martin) a 1 giro
12. Ricciardo (McLaren) a 1 giro
13. Gasly (AlphaTauri) a 1 giro
14. Schumacher (Haas) a 1 giro
15. Stroll (Aston Martin) a 1 giro
16. Latifi (Williams) a 1 giro
17. Magnussen (Haas) a 2 giri
18. Albon (Williams) a 2 giri
19. Zhou (Alfa Romeo) rit.
20. Leclerc (Ferrari) rit.
Classifiche iridate
Piloti
1. Verstappen (Ola) punti 110
2. Leclerc (Mon) 104
3. Perez (Mes) 85
4. Russell (GB) 74
5. Sainz (Spa) 65
6. Hamilton (GB) 46
7. Norris (GB) 39
8. Bottas (Fin) 38
9. Ocon (Fra) 30
10. Magnussen (Dan) 15
11. Ricciardo (Aus) 11
12. Tsunoda (Gia) 11
13. Gasly (Fra) 6
14. Vettel (Ger) 4
15. Alonso (Spa) 4
16. Albon (Tha) 3
17. Stroll (Can) 2
18. Zhou (Cin) 1
Marche
1. Red Bull punti 195
2. Ferrari 169
3. Mercedes 120
4. McLaren 50
5. Alfa Romeo 39
6. Alpine 34
7. AlphaTauri 17
8. Haas 15
9. Aston Martin 6
10. Williams 3