Bosio – In attesa del via all’operazione di spopolamento dei cinghiali nelle aree protette del nostro Appennino si attende l’autorizzazione a procedere da parte del commissario straordinario per la peste suina africana. Intanto i guardaparco hanno piazzato 40 foto-trappole nel territorio del Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo per stimare la popolazione di cinghiali nell’area infetta. Intanto continua la ricerca delle carcasse nelle aree di competenza con la pronta segnalazione agli enti preposti. Procedono anche i corsi di formazione sulla biosicurezza in difesa della Psa, per la selezione di operatori che saranno coinvolti nel monitoraggio e nell’attuazione del piano di soppressione del cinghiale. Intanto sono state predisposte 16 gabbie di cattura dei cinghiali nel Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo e nel Parco dell’Alta Val Borbera.