Tortona – Ieri mattina, dopo la seconda vergognosa e vigliacca aggressione del ragazzino sikh di 13 anni, un gruppo di circa 40 connazionali (nella foto) si è radunato davanti alla caserma dei carabinieri di Tortona costringendo il comandante, capitano Domenico Lavigna, a riceverli rassicurandoli sull’indagine. La Procura dei minori ha già in mano tutta la documentazione sul caso e domani potrebbero arrivare le prime notizie dai magistrati sull’esposto presentato da Sukh Dajal Singh, papà del ragazzino bullizzato, con la prima denuncia per l’aggressione vicino all’oratorio in cui al ragazzino era stata fratturata una gamba, integrata dalla denuncia presentata sabato sera, dopo che il tredicenne è stato spintonato alle giostre. L’atteggiamento dei bulli – che sembrano essere anche marocchini – è dovuta al fatto che il ragazzino porta il pagri, il turbante che la religione impone agli uomini sikh.