Roma (Piero Evaristo Giacobone) – Scusate se insisto ma mi chiamo Evaristo e devo tornare, mio malgrado, a parlare di vaccini. Io non l’ho fatto e siccome ho più di 50 anni, mi arriverà la multa – in base a quale legge non si sa – ma fa niente. Gli è che, tra quelli come me che non si sono vaccinati e quelli che non hanno finito il ciclo di vaccinazioni, in Italia siamo circa 18 milioni. Il che vuol dire che il 30% degli italiani ha mandato affanculo la multinazionale del farmaco, i suoi politici e i suoi virologi a libro paga, e siccome, secondo quanto afferma – senza ombra di smentita – il professor Andrea Crisanti, il 97% dei decessi con Covid ha colpito i vaccinati, quelli come me hanno avuto ragione. Tie’.
Io sto da dio, mangio, bevo, mi diverto, lavoro 12 ore al giorno. Mi era venuto qualcosa nel marzo del 2020 ma mi sono curato bene grazie ai consigli di Meluzzi e sono guarito in una settimana. Bon. Chiusa la Genova-Nizza.
Ma intanto il figlio dell’Avvocato coi sui giannizzeri comminerà una multa di 100 euro ai due milioni di non vaccinati nella fascia di età oltre i 50 anni che si sommano al milione (quindi anche chi scrive) di guariti.
Della serie: in Italia guarire è un reato.
Non basta, in quanto il contorto iter, messo in piedi dal decreto che ha introdotto l’obbligo e le sanzioni per gli over 50, prevede che, se a Equitalia non arriverà l’ordine di sospendere il procedimento di riscossione, sarà lei stessa autorizzata ad emettere entro 180 giorni un nuovo avviso di addebito. A quel punto chi avrà ricevuto ingiustamente la multa avrà tre sole vie di scampo: non pagare, pagare, oppure opporsi al Giudice di Pace.
La triste verità è che quelli che godono di buona salute e non hanno bisogno di cure pagano dazio.
Star bene non è un diritto ma un privilegio che costa 100 euro, della serie: non si paga per essere sani ma se sei sano devi pagare.
Siamo alla pazzia pura anche perché tutto è stabilito in base a norme anticostituzionali con decreti che sono carta straccia.
Questa è una situazione nella quale da qui a fine mese si ritroveranno in tanti.
Ieri il Ministero della Salute ha fatto sapere di aver iniziato a inviare gli elenchi di chi non si è sottoposto a vaccinazione e che al momento sarebbe stato spedito, o sarebbe in via di spedizione tra questa e l’inizio della prossima settimana, un primo lotto di circa 600.000 multe. Coloro che intendono comunicare l’eventuale certificazione relativa al differimento o all’esenzione dell’obbligo vaccinale, ovvero altre ragioni di assoluta e oggettiva impossibilità, possono rivolgersi, entro il termine perentorio di 10 giorni dalla ricezione della comunicazione di avvio del procedimento sanzionatorio da parte dell’Agenzia delle Entrate, alle Asst territorialmente competenti per residenza anagrafica, inviando una Pec o presentando al protocollo la necessaria documentazione. Peccato che poi le Asl, già di loro oberate di lavoro, debbano verificare la documentazione e comunicare lo stop ad Equitalia sempre entro 10 giorni.
E io pago.