Roma – Nonostante gli spot propagandistici di Matteo Renzi non si placa la mannaia dei tagli voluta dal burocrate di Eurolandia Piercarlo Padoan. A leggere l’elenco dei tagli a Polizia e Carabinieri si ha l’impressione di essere di fronte ad un’autentica caporetto per coloro i quali dovrebbero garantire l’ordine pubblico. Infatti la Legge di Stabilità si avvia ad infliggere tagli devastanti al Comparto Sicurezza nel giro dei prossimi tre anni. Sono numeri impressionanti che i cittadini neppure immaginano e che, invece, devono conoscere in dettaglio soprattutto in questo momento storico, in cui il bisogno di sicurezza non è mai stato così insoddisfatto, in cui la percezione della sicurezza non è mai stata così bassa, in cui i pericoli vecchi e nuovi per la vita di tutti noi e per la ripresa di questo Paese non sono mai stati così incombenti.
“Al sempre più incalzante proliferare della corruzione – ha dichiarato in una nota Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia -, all’arroganza della criminalità organizzata, al centuplicarsi delle minacce delinquenziali comuni che assillano le singole famiglie, alle sfide criminali e terroristiche che provengono dall’estero, al disagio crescente e schiacciante degli Operatori della Sicurezza si risponde così, con una manovra che penalizza più di tutto, in assoluto, il Comparto più indispensabile alla vita civile e democratica del Paese”.
Più in dettaglio, sono stati concepiti i seguenti specifici tagli:
- 12,758 milioni di euro al fondo straordinario del Personale della Polizia di Stato;
- 87,697 milioni di euro per la lotta alla delinquenza organizzata;
- 317,067 milioni di euro all’Arma dei Carabinieri ed alla tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza pubblica;
- 190,343 milioni di euro alla pianificazione ed al coordinamento delle Forze dell’Ordine, al programma contrasto al crimine, alla tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica;
- 1,895 milioni di euro per spese di funzionamento della Direzione Investigativa Antimafia;
- 138,909 milioni di euro alla prevenzione e soccorso pubblico.
“Il Governo dimostra così di ritenere in pratica assolutamente sacrificabile il servizio reso da tutti coloro i quali operano nei settori citati – insiste Maccari – riducendo al lumicino i fondi destinati alle Forze dell’Ordine ed al Comparto per la Sicurezza nazionale e l’Ordine pubblico, già esposto a precedenti continui tagli e a 6 anni di blocco dei contratti. La cosa equivale ad una chiara valutazione: quel che i cittadini chiedono in maniera più pressante non ha alcuna importanza; quel che le Forze dell’Ordine hanno sempre garantito fino a qui non ha abbastanza valore da consentire loro di continuare a farlo”.
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