Alessandria – Equitalia ha deciso che per quelle bollette non pagate il bambino di dieci anni cui erano state erroneamente intestate non deve un centesimo. La vicenda era balzata agli onori della cronaca nei giorni scorsi e riguardava un caso di omonimia di un bambino di dieci anni che risultava moroso nei confronti di una compagnia telefonica perché non avrebbe pagato due fatture di otto anni fa, cioè quando lui di anni ne aveva due. Si tratta di un debito 166,59 euro che ora, molto probabilmente, dovrà pagare il vero intestatario del contratto che sarebbe stato identificato. Le bollette non pagate riguardano la tassa di concessione governativa sull’abbonamento di un cellulare attivato anni fa inserendo impropriamente il codice fiscale del piccolo. In seguito alle verifiche della compagnia telefonica si è venuto a sapere il titolare dell’utenza è un signore del 1942 residente ad Alessandria che ha omesso di pagare canoni e tassa. A questo punto la domanda è d’obbligo: perché ci hanno messo otto anni per scoprirlo?
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