Roma (Paola Ambrosino – Roma Capitale News) – Oltre 25 consiglieri capitolini, di cui 19 del Pd e gli altri dell’opposizione, hanno firmato, davanti al notaio, le proprie dimissioni nella sede dei gruppi consiliari in via del Tritone 25. Una volta protocollati gli atti in Campidoglio, sarà quindi sciolto il consiglio comunale e decadrà il sindaco di Roma “reo”, ieri, di aver revocato il suo passo indietro chiedendo un confronto in Aula per discutere della crisi politica della capitale. Secondo quanto si apprende, oltre agli eletti dem, hanno lasciato l’incarico Daniele Parrucci di Centro democratico, Svetlana Celli della Lista civica Marino, Roberto Cantiani (Ncd), i fittiani Ignazio Cozzoli e Francesca Barbato (Conservatori riformisti) e il capogruppo della Lista Marchini, Alessandro Onorato. Alfio Marchini è invece intenzionato a presentare le sue dimissioni, aggiungendosi agli altri 25, direttamente negli uffici del Campidoglio. Una volta formalizzato il tutto, “il prefetto Gabrielli potrebbe nominare anche subito il commissario. In ogni caso al massimo entro lunedì il commissario sarà operativo” ha fatto sapere il senatore dem Stefano Esposito, autore questa mattina di un tweet durissimo contro il sindaco, tacciato di essere un “bugiardo” per aver celato il fatto di essere indagato dalla Procura nell’ambito dell’inchiesta sugli scontrini. A difendere il sindaco, ancora una volta, l’assessore uscente alla Legalità, Alfonso Sabella: “Marino Bugiardo? Questa è l’opinione di Esposito. Sono banalissime informazioni di garanzia, atti pressoché dovuti da quello che si era appreso dalla stampa e non sono ancora state nemmeno valutate dal giudice. Per quanto mi riguarda, l’apertura di un’indagine sul sindaco per reati come falso in atto pubblico e peculato è incompatibile con la presenza in giunta, al di là del fatto che stiamo parlando di questioni del valore di pochissimi euro”. Ma Marino l’ha detto a voi assessori oppure no, che era indagato? “Mi avvarrei della facoltà di non rispondere, per questioni mie di lealtà personale e professionale” ha chiarito a Effetto Giorno su Radio 24. Durissima la posizione del Movimento 5 Stelle rispetto alle dimissioni in massa. “Insieme a Marino hanno violentato la nostra città. Apprendiamo che 25 consiglieri tra esponenti Pd, CD, Fdi e lista Marchini si sono datti all’ammucchiata per far cadere Marino” si legge in una nota. “Meglio tardi che mai, verrebbe da dire, se non fosse che queste persone avrebbero potuto sottoscrivere la nostra mozione di sfiducia depositata a giugno per far dimettere il Sindaco, ma hanno preferito restare ancorati alla poltrona fino all’ultimo giorno, trascinando Roma nel fosso, per di più a poche settimane dal Giubileo, usando la nostra città violentandola e infangandola. Un comportamento tipico della vecchia politica, condito da giochini e retroscena che non ci appartengono. Anzi, che ci disgustano. Sia chiaro: noi continuiamo a camminare a testa alta, dentro e fuori dal Campidoglio. Roma è con noi, ora le urne” hanno denunciato i consiglieri capitolini M5S.
Leave a Reply
Devi essere connesso per inviare un commento.