Torino (Giulia Giraudo) – Il grido d’allarme viene dal capoluogo piemontese ma interessa tutta la nazione: è impossibile controllare il green pass a tutti i viaggiatori dei mezzi pubblici. Lo afferma con certezza un responsabile di Gtt Spa (Gruppo torinese trasporti) società in house del comune di Torino, controllata tramite la finanziaria FCT Holding, concessionaria del servizio di trasporto pubblico locale nel territorio comunale e nell’area metropolitana oltre che della gestione dei parcheggi di scambio e della sosta tariffata. Nonostante questa realtà, il governo (ma dove vivono i nostri politici? Sanno quello che fanno oppure decidono a casaccio?) ha approvato un decreto legge che impone i controlli, in forza del quale il pass vaccinale (con tampone o vaccino) sarà obbligatorio dal 6 dicembre anche per il trasporto pubblico locale. Gli addetti ai lavori si interrogano su come applicare la legge. Gli addetti alla clientela sperano che l’onere dei controlli non spetti a loro, gli autisti anche. In prefettura si attende la pubblicazione del decreto in gazzetta ufficiale per capire quali saranno le indicazioni per eseguire le verifiche e individuare chi se ne dovrà occupare. A Torino il trasporto urbano e suburbano è usato ogni giorno da circa 700.000 persone con un servizio che, nel trasporto extraurbano collega 264 comuni. I controllori che oggi viaggiano sui mezzi pubblici in squadre di due o tre persone sono meno di 100. È del tutto evidente che sia impossibile, a queste condizioni, controllare tutti gli utenti. Alla soluzione del problema viene in soccorso l’assessore ai Trasporti della Regione Marco Gabusi (nella foto): “I controlli non potranno essere che a campione”. Il rischio è che il nuovo decreto ricada tutto sulle spalle degli autisti che si sono già accollati i controlli sulle mascherine, sulla capienza massima. Anche i controllori non sono in grado di applicare la legge perché sono solo un’ottantina in tutto, al netto di riposi e ferie.