Alessandria – Da Firenze a Roma, da Napoli a Urbino, fino al Piemonte, con una rappresentanza, almeno fino a ieri, di trenta docenti dall’Università di Torino e otto da quella che ha tre sedi in altrettante province della regione.
Cresce di ora in ora, in tutta Italia, la petizione online “contro la natura discriminatoria del “green pass” con centinaia di professori universitari che, in questi giorni, la stanno sottoscrivendo.
Tra i vari docenti, il nome che ha fatto, e sta facendo, più discutere è proprio quello di un professore ordinario dell’Università del Piemonte Orientale: Alessandro Barbero, divenuto molto popolare fra i giovani per i suoi podcast su Garibaldi, Waterloo, la battaglia di Lepanto. Nel primo semestre terrà i suoi soliti corsi di Storia Medievale ad Alessandria e Vercelli e la sua posizione contro il green pass ora è di dominio pubblico, visto che il suo nome compare fra i sottoscrittori della petizione pubblicata online venerdì.
Una posizione, quella di Barbero, che ha scatenato reazioni discordanti all’interno dell’Upo: c’è chi ha reagito con stupore, chi invece se l’aspettava. Perché Barbero si era già espresso, qualche giorno fa, contro il green pass, che nel documento che ha firmato è stato definito “una forma di discriminazione”.
Pronta la risposta, dall’ateneo, del rettore Gian Carlo Avanzi, che è un medico e ha voluto sottolineare come tutta l’università sia “allineata e favorevole al certificato verde”.
Avanzi ha rimarcato come la verifica del green pass non abbia sollevato alcun problema, anche in situazioni complesse come il test d’ingresso di Medicina con circa novecento candidati.
Sull’obbligo vaccinale, come medico direttore del Pronto Soccorso di Novara, Avanzi, ben memore della situazione di un anno fa, si è detto del tutto favorevole ed anzi ha esortato tutti a vaccinarsi il più presto possibile.
Su Barbero, in particolare, Avanzi ha aggiunto che l’opinione dei colleghi deve essere rispettata ma non deve essere confusa con quella della stragrande maggioranza dei docenti, delle studentesse e degli studenti, del personale tecnico-amministrativo dell’Università del Piemonte Orientale, favorevole al green pass. E ha aggiunto: “Barbero enuncia un principio ma senza Green Pass sarà sospeso”. Fra le firme No Green Pass, un altro nome piuttosto noto per Alessandria: Salvatore Rizzello, professore ordinario di Storia del pensiero economico che è stato per anni il direttore del Digspes, il dipartimento di Giurisprudenza, Scienze politiche, economiche e sociali di Alessandria a Palazzo Borsalino.
Hanno sottoscritto l’appello anche altri due docenti della sede di Alessandria: Elisabetta Grande, professore ordinario di Diritto anglo-americano, e l’associato Marco Milanesio, che insegna Strutturistica chimica al Disit (in viale Michel).