Ad Alessandria ci mancava qualcosa, ma da qualche giorno quel “buco” è stato riempito: la politica è prepotentemente rientrata nel calcio mandrogno! Altri uomini e strategie diverse, ma “l’è turna chi”. Da un mesetto un assessore comunale in carica ci spiega, tramite social, la logica della campagna acquisti dell’Alessandria Calcio, il numero e i nomi dei giocatori da comprare e quelli da cedere, e chi confermare. Non basta. L’amministratore in questione cita gli attuali investimenti in campagna acquisti e la “prudenza” del Presidente giustificata, almeno secondo lui, dalle spese sostenute per l’adeguamento e la ristrutturazione del Mocca (che avrebbe dovuto fare il Comune, per la precisione).
Ma non si ferma lì il nostro pubblico amministratore perché suggerisce nuove strategie di mercato al DS e, a Mister Longo, possibili moduli diversi da sperimentare. Testuale: “A meno che tu non punti a prendere uno come Liotti dalla Reggina e allora sposti Beghetto e centrocampo”. Ecché ce vo’? Gli alessandrini (e pure Di Masi che mandrogno non è) possono vantare un assessore comunale che, oltre all’attività amministrativa pubblica, può cimentarsi con profitto anche come Direttore Sportivo e Mister di una squadra di calcio (eh, se solo avesse un po’ di tempo in più da dedicare al calcio…) e, se proprio ci fosse bisogno, si adatterebbe pure a svolgere l’attività di commercialista, ma solo per i Grigi (questo però lo pensiamo noi).
Uomo poliedrico, sempre sul pezzo, applicato, attento ai bisogni delle varie comunità che ha amministrato e continua ad amministrare. Quando si dice che la politica deve essere intesa come “un servizio ai cittadini” voilà, abbiamo l’esempio perfetto in carne e ossa. Poi se cresce l’erba sui marciapiedi della città che sono un percorso di guerra, se i cimiteri sembrano vestigia precolombiane, se le discariche prendono fuoco, se il Mocca è agibile solo perché l’Alessandria Calcio ha investito tanto in un immobile comunale (se no dovremmo giocare la B a Vercelli), se il decoro della città è da decenni sotto i livelli di guardia, fa niente.
Sì, ma mica possiamo chiedere conto a un assessore comunale in carica delle cose che non si fanno o che non funzionano. Magari proviamoci, ma non vorrei sentirmi rispondere che lui è occupato in missione delicata: ingaggiare una mezzala destra per conto del presidente Di Masi.