Alessandria (Max Corradi) – Alessandria della Paglia sta diventando Alessandria della Rumenta. Dopo che questa Giunta di fenomeni (ma che scuole hanno fatto, che professori hanno avuto?) ha pensato bene di far fallire Amiu anziché tenere buona la gara vinta legittimamente da Iren per il suo definitivo rilancio, questa povera città che è già brutta di suo è anche piena di merda. Per le strade, in certi punti, se si è a piedi bisogna stare alla larga dai rifiuti piazzati di fianco ai cassonetti stracolmi ed evitare di essere a contatto di qualche pantegana che si aggira nelle vicinanze, mentre se si è in macchina bisogna fare la gimcana fra le buche di quelle che sempre di più non sono strade ma percorsi di guerra. Naturalmente è tutta colpa di Fabbio, ma la Lega non ci sta e la pensa diversamente perché chiede conto agli attuali amministratori di quello che sta succedendo. In un’interpellanza presentata al Presidente del Consiglio Comunale Enrico Mazzoni (Pd) il capogruppo della Lega in Consiglio Comunale Roberto Sarti chiede conto a Sindaca Rossa & Giunta della “Persistenza dello stato di degrado delle vie cittadine a causa di rifiuti, spesso ingombranti e a volte potenzialmente pericolosi, in prossimità degli appositi cassonetti”. Insomma, dopo la triste vicenda delle discariche in Fraschetta che, giustamente, nessuno vuole per la pericolosità di ciò che la sindaca Rossa prevede di metterci dentro (smarino da Terzo Valico), ora dobbiamo fare i conti con l’immondizia che sta invadendo le strade di una città che pare molto simile ad un quartiere degradato di Napoli, per esempio Scampia. Qui l’ecomafia non c’entra, ma è l’incapacità di questa maggioranza rossa ad esserne responsabile, dimostrando un’inettitudine che non lascia scampo. In Fraschetta ci sono i delinquenti, in città i cretini ed il dilemma lo risolve Talleyrand quando afferma: “Preferisco i delinquenti ai cretini, perché almeno i primi ogni tanto si riposano”, questi qua invece non si riposano mai e, dovendo scegliere, siamo di fronte ad un dubbio per il quale l’alternativa non è fra un tartufo ed uno stronzo, ma fra due stronzi. Ma non è finita perché Sarti interpella anche per sapere come mai recentemente tra l’immondizia sia stato trovato materiale sanitario, “almeno una decina di confezioni, apparentemente e fortunatamente non usato. Questo ultimo fatto – scrive Sarti nell’interpellanza che pubblichiamo sotto – porta a due considerazioni di fondo: la prima consiste nell’evidente sperpero di denaro pubblico necessario per l’acquisto di questo materiale peraltro non particolarmente economico. La seconda – aggiunge l’esponente del Carroccio – riguarda la salute pubblica nel caso tale materiale fosse stato usato risultando quindi pericoloso in quanto potenzialmente infettivo”. Considerando che il servizio degli ispettori ambientali è di fatto stato abolito, con una conseguente grave carenza dei controlli, Sarti vuole sapere innanzi tutto se a Palazzo Rosso conoscano la situazione o se vivono in una torre eburnea distaccata dalla realtà, quindi se esista un progetto per “cercare in tempi brevi una soluzione”. Sono domande molto pertinenti che attendono rapide risposte, anche perché si va verso l’estate e l’immondizia è meglio toglierla dalle strade.
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