Lodi (ANSA) – I giudici del tribunale di Lodi hanno dichiarato il non luogo a procedere per intervenuta prescrizione per il vice presidente di Unicredit Fabrizio Palenzona, accusato di ricettazione aggravata e continuata in conseguenza di interrogatori resi tra il 2005 e il 2006 dall’ex amministratore delegato della Banca Popolare di Lodi Giampiero Fiorani. L’ex banchiere e il suo braccio destro Gianfranco Boni sostenevano di aver consegnato a Palenzona 250.000 euro in contanti nel 2003 a Lodi e altri 600.000 l’anno successivo a Milano, denaro che secondo la procura era destinato ad attività di lobby. L’indagine era nata a Milano e prima di approdare nel 2012 a Lodi era transitata per Alessandria. Dove, secondo quanto reso noto dalla difesa di Palenzona, a marzo il gip Enrica Bertolotto ha archiviato un residuo stralcio, per ipotesi di riciclaggio, relativo ad asseriti versamenti a favore di Palenzona in Svizzera e a Montecarlo. Il vice presidente Unicredit aveva sempre dichiarato di non aver ricevuto denaro da Fiorani o da Boni in nessun modo e per alcuna ragione.
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