Alessandria – Sono stati convalidati gli arresti operati dai carabinieri della Stazione di Valenza per truffa aggravata in concorso, falsità materiale, sostituzione di persona e possesso di arnesi da scasso nei confronti di Massimo Minandri, di 59 anni, Luigi Manzato, di 55 anni, e Lorenzo Canepa, di 36 anni, tutti di Casale Monferrato, i primi due pregiudicati anche per reati analoghi commessi sempre ai danni di sacerdoti. Gli arresti erano avvenuti il pomeriggio del 27 maggio a seguito di richiesta di aiuto avanzata ai carabinieri da Don Merlano, 83enne parroco del Duomo di Valenza, il quale riferiva che il 26 maggio aveva ricevuto una telefonata di un uomo che si era presentato come il notaio Bellingeri di Genova, il quale lo avvisava che era beneficiario di un lascito testamentale da parte di una signora di Valenza da poco deceduta. Il falso lascito consisteva in un appartamento ad Arenzano e in una somma di denaro di 92 mila euro, ma per beneficiarne il notaio chiedeva la somma di 3750 euro necessaria per gli adempimenti burocratici. Don Merlano, insospettito, chiedeva l’intervento dei carabinieri che si appostavano in canonica in attesa del fantomatico notaio e, insieme al parroco preparavano una busta contenente 500 euro quale acconto dei soldi richiesti. Alle 13.40 arrivava il Canepa che prendeva i 500 euro e addirittura compilava una ricevuta con l’intestazione dello studio notarile Bellingeri. A quel punto intervenivano gli uomini della Benemerita in che lo bloccavano con i soldi in mano, mentre altri carabinieri bloccavano i due complici, Manzato e Minardi che aspettavano fuori a bordo di un’auto. In seguito ad una perquisizione erano anche sequestrati oggetti da scasso trovati nel cofano dell’auto. I tre sono stati scarcerati in attesa del processo.
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