Milano – Nessuno può sapere se i morti dopo il vaccino sono per il vaccino o meno. Negarlo senza prove è sbagliato quanto affermarlo senza prove. Servono indagini serie. Non marchette televisive. In pratica i professionisti dell’informazione vi chiedono un atto di fede, che non ha niente di scientifico. Meglio dire la verità che nasconderla per evitare psicosi: i 502 morti su 20 milioni di vaccinati (tutti i vaccini) sono ritenuti, anche se dovuti al vaccino, normali su grandi numeri. Il parlamentare Gianluca Vinci (ora con Fratelli d’Italia, ex Lega) ha annunciato che rivolgerà un’interpellanza urgente al governo per chiedere spiegazioni sul servizio della Rai: “Tutta l’informazione deve dare dati corretti, a maggior ragione quella delle reti pubbliche. In una pandemia non ci deve essere nessuno che fa giornalismo giocando con le parole, tifando pro o contro le vaccinazioni, ma dando informazioni chiare e non tendenziose, per questo chiederò al Governo cosa intende fare per fornire dati chiari per tutti”. Così mentre il corretto Regno Unito divulga periodicamente i suoi report di farmacovigilanza sull’utilizzo dei vaccini indicando le manifestazioni avverse segnalate per ogni farmaco, sul sito Affaritaliani si legge che la stessa AstraZeneca ha fatto registrare 54.180 reazioni avverse al vaccino. Sul report del governo britannico si evidenziano i 275 morti di Astra Zeneca e tutte le reazioni avverse anche di non irrilevante entità. Il governo britannico rende pubbliche anche le reazioni avverse al vaccino Pfizer/BioNTech, 33.207, segnalando 227 morti. In tutto siamo a 502 morti e 87.207 vittime di gravi allergie, oltre a 43 ciechi. Una strage. È la strage dei vaccini, ma in Italia, la stampa di regime, a partire da mamma Rai, non sembra essersene accorta. E così, sabato alle 13.30 il Tg1 della Rai, il nostro servizio pubblico, nel resoconto dell’inviato Marco Varvello dedicato alla somministrazione del vaccino AstraZeneca nel Regno Unito, ha fatto sapere che in UK non ci siano stati morti a causa del vaccino. Un servizio dove con aplomb britannico l’inviato minimizza sulle reazioni avverse, 54.000, che diventano “reazioni anomale minori”, chissà quanto saranno “minori” i 1.922 casi di disturbi cardiaci, gli aborti spontanei, le neoplasie o i casi di cecità dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca (solo per citarne alcuni) e per i 275 decessi, che diventano “257”, sempre dopo la somministrazione, si sostiene che “nessuna era dovuta a cause legate al vaccino”. Una certezza che il Tg1 della Rai palesa con nonchalance a differenza del governo britannico.