Alessandria – Grazie ad un servizio di Striscia la Notizia andato in onda nel dicembre dell’anno scorso, la Squadra di P.G. della Sezione Polstrada di Alessandria, in collaborazione con la Squadra di P.G. del Compartimento Polstrada di Torino, ha indagato per un anno su un’organizzazione criminale attiva in Piemonte e Valle d’Aosta tesa ad ottenere patenti di categoria superiore C-D-E in modo illegale, grazie alla compiacenza di funzionari della Motorizzazione Civile di Torino e dietro il pagamento di lauti compensi. La trasmissione andata in onda aveva rilevato la fondatezza di notizie confidenziali sulla collusione tra un’autoscuola di Chivasso ed un funzionario della M.C.T.C. di Torino. Grazie all’attività investigativa condotta dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Torino Dr. Padalino, gli investigatori sono risaliti alla tecnica messa in atto: un gruppo di almeno 7 autoscuole del torinese, facenti capo a due principali di Chivasso di Settimo Torinesese, proponeva a candidati per patenti di categoria superiore il superamento degli esami di teoria e pratica con procedure agevolate, dietro il pagamento di prezzi doppi (dai 1500 ai 2000€) rispetto a quelli di mercato. Tale “sistema” riusciva a raggiungere l’obiettivo grazie alla collusione di alcuni funzionari-esaminatori della M.C.T.C. di Torino che, sorvolando su errori in sede d’esame orale ed eseguendo prove di guida con modi e tempi agevolati, certificavano l’idoneità alla guida. In esito alle indagini sono stati eseguite sei ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di tre funzionari della MC.T.C. di Torino, due titolari di autoscuola ed un loro istruttore, per i reati di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione ed al falso materiale; altri 12 soggetti sono stati deferiti all’A.G. a vario titolo. Gli arresti sono sei nei confronti di tre ingegneri della Motorizzazione di Torino, due titolari di autoscuola e un istruttore. Su cinque esaminatori, tre sono stati arrestati: Antonio Sacco, 44 anni, San Benigno Canavese, numero due della Motorizzazione di Torino; Antonio Fernando Spadone, 55, Torino; Valter Garello, 42, Torino. Poi: Rinaldo Garzotto, 70, Chivasso, storico titolare di due autoscuole; il figlio Roberto, 38, tutti di Chivasso. Infine Antonio De Bellis, 65, Brandizzo, istruttore. Le accuse sono di associazione a delinquere «finalizzata al compimento di falsità materiale in atti pubblici» e corruzione. Altre dodici persone sono state denunciate. La patente C ed E veniva a costare dai 1000 ai 2000 euro. In base ad accordi i candidati venivano inseriti nelle sessioni di esami nelle quali c’erano gli ingegneri compiacenti. Si «passava» anche se all’orale si sbagliavano 9 domande su 10. La prova pratica doveva durare 45 minuti, invece le «cimici» sistemate nelle cabine dei camion utilizzati per le prove, hanno cronometrato tempi da record: sei minuti o poco di più. Le indagini sono comunque ancora in corso soprattutto per definire quanti e quali candidati nel tempo hanno goduto degli esami pilotati visto che il “sistema” risulta esser stato attivo da ben prima delle indagini. I candidati indagati sono risultati provenire dalle province di Torino, Alessandria, Aosta, Pavia.
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