Alessandria – Cazzotti a volontà, piroettare di armi rudimentali, cocci di bottiglia usati come pugnali, urla bestiali hanno caratterizzato quello che qualche decennio fa sarebbe stato un tranquillo pomeriggio di aprile. Siamo alle solite, con dei nigeriani che non si sono ancora resi conto che non siamo nella giungla ma ad Alessandria che, fino a prova contraria e nonostante gli sforzi dei mandrogni, non è ancora diventata una città africana. Erano le cinque del pomeriggio di ieri, domenica 12 aprile, e qualcuno chiamava i carabinieri perché in Via Bologna, nella zona davanti all’ex manicomio, tra Via Guasco e Via Mazzini, era scoppiata una rissa furibonda per futili motivi fra due bande di tarzan scatenati e dalla pelle scura, rissa a causa della quale due di loro finivano al pronto soccorso per trauma cranico, contusioni cervicali, escoriazioni varie ed un profondo taglio al naso, giudicati guaribili rispettivamente in 5 e 6 giorni. All’arrivo dei militari c’era il fuggi fuggi generale ma era comunque possibile identificare subito tre di loro. Grazie agli accertamenti gli uomini della Benemerita deferivano in stato di libertà per violazione delle norme d’immigrazione E.B., 36 anni, nigeriana senza fissa dimora, in quanto priva di qualsiasi documento di soggiorno. Inoltre stamane i carabinieri hanno identificato altri quattro nigeriani abitanti a Solero che hanno partecipato alla zuffa: A.K., 36 anni, pregiudicato, nullafacente, deferito altresì per violazione delle norme d’immigrazione in quanto privo di qualsiasi documento di soggiorno e permanenza sul territorio nazionale; O.L. 32 anni pregiudicato, nullafacente, deferito altresì per violazione delle norme d’immigrazione in quanto non ottemperante all’ordine del Questore di Alessandria di abbandonare il territorio nazionale a seguito di decreto d’espulsione notificatogli nel 2013; O.H., 35 anni pregiudicato, nullafacente, deferito altresì per violazione delle norme d’immigrazione in quanto non ottemperava all’Ordine del Questore di Alessandria di abbandonare il territorio nazionale a seguito di decreto di espulsione notificato il gennaio scorso; S.E., 23 anni pregiudicato, nullafacente, residente in Asti e regolare nel territorio nazionale. Proseguono le indagini per assicurare alla giustizia altri nigeriani non ancora identificati.
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