Torino – Anche noi bogianen, previo parere del medico di famiglia, potremmo curarci a casa con l’idrossiclorochina che è un farmaco efficace contro il Covid19. A poco più di dieci giorni dalla sentenza del Consiglio di Stato che ha revocato il divieto all’uso del farmaco disposto lo scorso 22 luglio dall’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) – perché poi non si capisce – la Regione Piemonte ricomprende la possibilità di utilizzo del Plaquenil (questo uno dei nomi commerciali del medicinale). L’assessore regionale alla Sanità Icardi lo ha reso noto con una circolare di oggi. Venerdì 11 dicembre scorso il Consiglio di Stato dava finalmente il via libera a cure con idrossiclorochina con l’ordinanza numero 7097/2020, accogliendo il ricorso di un gruppo di medici di base sospendendo la decisione incomprensibile e assurda dell’Aifa che l’aveva proibita. “La perdurante incertezza circa l’efficacia terapeutica dell’idrossiclorochina, ammessa dalla stessa Aifa a giustificazione dell’ulteriore valutazione in studi clinici randomizzati – si legge nella corposa ordinanza – non è ragione sufficiente sul piano giuridico a giustificare l’irragionevole sospensione del suo utilizzo sul territorio nazionale da parte dei medici curanti”.
Infatti il 22 luglio scorso l’Agenzia italiana del farmaco vietava l’autorizzazione del farmaco per un uso non previsto dal bugiardino, cioè quello di antimalarico usato in Italia in campo reumatologico, dopo essere stato permesso agli inizi della pandemia da coronavirus.
Motivava così l’Agenzia: “Nelle prime fasi dell’epidemia l’uso off-label di idrossiclorochina è stato consentito, sulla base dei dati preliminari disponibili, unicamente nell’ambito del piano nazionale di gestione dell’emergenza Covid19 e nel rispetto degli elementi riportarti nelle precedenti versioni della scheda”. L’ordinanza del Consiglio di Stato ha dato torto al’Aifa e reintrodotto la possibilità di fare uso del farmaco nelle cure contro il Covid-19, e oggi il Pimonte (con calma, mi raccomando!) ne ha consentito l’utilizzo.