Acqui Terme – Quattro trasferte in Toscana nel giro di due soli mesi. Non sarà effettivamente un torneo molto agevole per la Arredo Frigo Valnegri di Acqui Terme, impegnata nel campionato di volley femminile di serie B1 che prenderà il via il 23 gennaio 2021.
La nuova struttura dei campionati è stata diramata circa due settimane fa ma la formula adottata ha incontrato il disappunto della dirigenza della Arredo Frigo, unica piemontese che dovrà sobbarcarsi le quattro trasferte in Toscana nel giro di due mesi.
Claudio Valnegri, direttore generale della Arredo Frigo, ha voluto dire la sua: “Io sono una persona piuttosto impulsiva e, dopo aver letto la composizione dei gironi attuale, se avessi parlato immediatamente avrei potuto dire delle cose inopportune, poiché la decisione presa a nostro discapito è veramente incomprensibile. Ho scelto, quindi, di riflettere e mantenere il silenzio. Prima di rilasciare dichiarazioni ho atteso spiegazioni che, attualmente, non sono ancora arrivate”
La nuova struttura dei campionati prevede la divisione dei gironi già esistenti in due sotto raggruppamenti da sei squadre in cui tutte si scontrano in casa e fuori casa dal 23 gennaio al 28 marzo. Dopodiché, a partire dal 24 aprile, le squadre di ciascun sottogirone sfideranno le squadre dell’altro in una gara secca in base ad una classifica avulsa, mantenendo il punteggio della prima fase. Al termine delle due fasi si procederà ai normali play off.
Il girone A del campionato di serie B1 in cui era stata inizialmente inserita la squadra acquese prevedeva cinque squadre piemontesi, Arredo Frigo Makhymo Acqui Terme, Igor Volley Trecate NO, Volley Parella Torino, Lilliput Pallavolo TO, Prochimica Virtus Biella, una ligure, PSA Olympia Genova, due piacentine, Conad Alsenese PC, Busa Foodlab Gossolengo PC e quattro toscane, Timenet Empoli, Bionatura Nottolini LU, FGL Pallavolo Castelfranco PI, Blu Volley Quarrata PT. Dopo lo sdoppiamento, resosi necessario a causa del rinvio dei nastri di partenza della stagione a gennaio, i due sottogironi hanno Acqui Terme, Genova e le toscane da una parte e le altre quattro piemontesi con le due emiliane dall’altra.
Una decisione difficile da comprendere e da digerire per i massimi dirigenti termali.
“Non riesco a comprendere la decisione della Federazione – ha sottolineato Valnegri – già avevo fatto fatica a capire la decisione iniziale di settembre di associare il Piemonte a Toscana ed Emilia poiché, a mio avviso, c’erano altre soluzioni. Ma la nuova formula attuale, mi sembra lampante che non abbia senso. Siamo l’unica squadra piemontese che deve andare in Toscana e ci dobbiamo andare per ben quattro volte in due mesi, per di più in un contesto come quello attuale. Per andare a Torino, a Novara e a Biella ci vuole poco più di un’ora , le trasferte toscane richiedono più o meno quattro ore ciascuna. A mio avviso sarebbe stato più logico lasciare assieme le cinque piemontesi assieme con la ligure e associare alle toscane le due emiliane. Per le piacentine andare in Toscana o in Piemonte non è così esorbitante la differenza come lo è per noi. Abbiamo da percorrere diverse centinaia di chilometri in più! Non mi spiego il criterio con cui è stato deciso tutto questo”.
La scelta societaria è stata quella di mantenere inizialmente il silenzio e chiedere delucidazioni alla Federazione prima di rilasciare dichiarazioni. Tuttavia, dall’alto, sembra non essere arrivata alcuna risposta: “ho chiesto spiegazioni ai vertici ma sono ancora in attesa – ha proseguito il direttore generale della società termale – mi sarei aspettato come minimo un chiarimento ma, siccome non è arrivato ho deciso di dire la mia opinione. A livello logistico andare in Toscana, in un contesto come quello attuale è piuttosto complesso oltre che dispendioso ed essendo l’unica squadra piemontese che dovrà affrontare tutto questo è un fattore penalizzante. La Federazione ha affermato di voler agevolare le squadre negli spostamenti ma per quel che riguarda noi mi sembra sia andata all’esatto opposto. Siamo in una situazione generale drammatica dovuta al Covid, gli sponsor ci sostengono come possono, facciamo tantissimi sacrifici per andare avanti e mantenere tutte le giocatrici e ci ritroviamo penalizzati così? In queste due settimane ci siamo ritrovati più volte indecisi sul da farsi. Avremmo potuto prendere una decisione drastica ma non era giusto nei confronti dello staff e delle giocatrici che stanno lavorando con tantissimo impegno e di chi ci sostiene nonostante le difficoltà”.