Vinovo – Trinariciuti scornati nel torinese quando, venerdì sera, c’è stata la segnalazione, di alcuni compagni ligi al dovere, d’una presunta festa privata con più di sei persone in un appartamento del Villaggio Cavalieri, una delle zone più “in” di tutta la metropoli torinese dove, fra l’altro, abita anche l’ex calciatore della Juventus Claudio Marchisio. Hanno chiamato i Caramba che sono arrivati, aggirandosi tra costose villette a schiera, fino a giungere sul posto segnalato dove c’era una festa con sei partecipanti: i facoltosi padroni di casa e quattro invitati. Chiamata inutile, e soddisfazione mancata per i trina-denuncianti con la bava alla bocca in quanto la festicciola si stava svolgendo con tutti i crismi dovuti e le limitazioni in vigore. Pochi e con la mascherina, alla fine l’unica raccomandazione è stata quella di non fare troppo baccano vista l’ora. C’è da scommettere che i proprietari di casa si siano quantomeno chiesti chi si poteva prendere la briga di additarli come fuorilegge. Quello di Vinovo, probabilmente, rappresenta uno dei primi casi in Italia di “spionaggio anti Covid” voluto dal compagno Speranza.