Tortona – Non usa mezzi termini Federico Chiodi, sindaco di Tortona, che ha commentato la nomina del nuovo consiglio di amministrazione dell’Asmt, società che ha partecipazioni nelle aziende che gestiscono i principali servizi pubblici del tortonese, come una delle “pagine di vita amministrativa più brutte di cui abbia memoria”. Il mese scorso tre componenti su cinque si erano dimessi e da parte sua il Comune di Tortona, socio al 24,48%, aveva chiesto più tempo per individuare un suo candidato, richiesta riconosciuta legittima anche dal collegio sindacale della società. A questo si era anche aggiunta una lettera di diffida del neo sindaco di Voghera, Paola Garlaschelli, a nominare il nuovo cda. Il Comune di Tortona sarebbe stato pronto a nominare un suo membro entro il 13 ottobre invece il socio di maggioranza Asm Voghera, rappresentata dall’amministratore delegato Delio Todeschini (nella foto), ha nominato quattro dei cinque componenti: Raffaele La Felba, che sarà presidente, Andrea Spallarossa, vice, Sara Pilastro e Cesare Rossini. “La nostra legittima richiesta di rinvio è stata ignorata, così come le obiezioni del collegio sindacale e l’invito del neo sindaco Garlaschelli a non effettuare alcuna nomina di componenti di consigli di amministrazione oppure altri organi di governo di partecipate. Il tutto per realizzare una manovra squisitamente politica portata avanti dagli sconfitti alle elezioni vogheresi per accaparrarsi delle poltrone per i prossimi tre anni e condizionare illegittimamente l’azione politica dei Comuni di Voghera e Tortona” il lapidario commento di Federico Chiodi. Che poi rincara la dose: “Stupisce che proprio due dei consiglieri di amministrazione che avevano fatto decadere il precedente Cda un mese fa oggi accettino nuovamente la carica, con sostanziale incoerenza che può essere soltanto giustificata dalla volontà di realizzare un sotterfugio politico che calpesta la volontà dei tortonesi e quella, appena espressa, dei vogheresi. I Comuni di Tortona e Voghera faranno tutto quanto in loro potere per correggere questa azione inaccettabile e indegna”.