Casale Monferrato (AL) Gianni Patrucco – Continua la dura opposizione della minoranza in consiglio comunale in merito alla delibera con la quale la giunta retta dalla signora Titti Palazzetti consente l’insediamento di ben cinque centri commerciali in città. Un colpo mortale per il già asfittico commercio cittadino che aveva dato fiducia alla sindaca in virtù delle sue promesse di non autorizzare nuovi centri commerciali. Forza Italia, e in particolare il combattivo coordinatore cittadino Nicola Sirchia, va all’attacco con manifesti che saranno affissi nei prossimi giorni per denunciare “le balle della sindaca Palazzetti e i fallimenti di questi primi mesi di amministrazione della città, culminati con l’incredibile voltafaccia sul commercio”. L’accusa di “tradimento” rivolta alla sindacai si basa sul fatto che ottenne l’appoggio di buona parte dei commercianti grazie anche ad una battaglia contro l’operazione Esselunga (autorizzazione negata, ma Esselunga non è una cooperativa rossa!) e promettendo ufficialmente che mai e poi mai avrebbe consentito nuovi insediamenti commerciali se avesse vinto le elezioni. Ma oggi, dopo aver vinto le elezioni, Titti volta la gabbana e fa fare cinque nuovi centri commerciali. A suffragare la tesi che la sindaca, da buona comunista, ce l’ha coi commercianti, è la notizia dell’annullamento dello spettacolo “In Dies” (Compagnia dei Folli), scelto dall’assessora alle manifestazioni Daria Carmi per festeggiare il Carnevale nelle strade di Casale Monferrato. È noto infatti che la festa attragga gente per le vie della città e favorisca almeno per un giorno qualche vendita in più dei negozi cittadini. E invece niente, il Carnevale a Casale Monferrato quest’anno non si farà e il capoluogo monferrino resta così l’unica città senza celebrazioni carnascialesche di tutta la provincia, cosa che ha lasciato sempre più perplessi gli Azzurri di Forza Italia: “Il duo Carmi-Palazzetti continua nelle figuracce – commenta Nicola Sirchia -. Prima hanno spostato, ora annullato lo spettacolo di Carnevale. Speriamo almeno – conclude l’ingegner Nicola Sirchia – che si facciano restituire i 9.000 euro già pagati per questo presunto capolavoro di arte di strada”. Infatti con la delibera di Giunta n.37/2015 si decideva di dare alla Compagnia dei Folli tutti quei soldi per allestire lo spettacolo di carnevale che ora non si fa più.
E io pago.
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