Torino – Mentre l’assessore regionale alla salute Federico Riboldi (FdI) è quasi giunto alla fine del ristrutturazione della sanità piemontese con la nomina dei nuovi manager, manca il nome del prossimo direttore generale della Città della Salute, perché Regione e Università non trovano l’accordo. L’Azienda ospedaliero-universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino, conosciuta anche come Città della Salute e della Scienza, costituita nel 2012, riunisce quattro Regional Hospitals (Molinette, CTO, Ospedale infantile Regina Margherita e Ospedale Sant’Anna), ed è il polo sanitario più grande d’Italia. Per ora sul Grattacielo sventola bandiera bianca, anche se Riboldi non fa mistero di puntare su Thomas Schael, tedesco, in Italia da oltre 30 anni, conosciuto come uomo d’ordine che a Torino ha già lavorato durante il piano di rientro come consulente di Agenas e di Ires. Il problema della nomina è complesso in quanto la Città della Salute è un’azienda ospedaliero-universitaria, quindi serve una posizione concordata, altrimenti non resterebbe che un commissariamento da parte della Giunta. Il tempo rimasto non è molto e l’assessore Riboldi vuole portare a casa il pacchetto di nomine entro Natale, in modo da avere i nuovi direttori pronti già dal 1° gennaio, dato che la gran parte dei mandati in essere scade proprio a fine anno.
Foto da “Torino Oggi”