Milano – Per cause in corso di accertamento da parte dei Carabinieri, Petre Giurma, un camionista rumeno di 49 anni (identificato grazie alla testimonianza del titolare della ditta proprietaria del mezzo) residente a Milano, è morto carbonizzato nella cabina del suo camion parcheggiato. Erano circa le 10 di ieri sera quando, in via Vincenzo Toffetti, nei pressi dell’incrocio con via Guglielmo Pecori Giraldi, al Corvetto, un incendio, forse a causa di un corto circuito, è divampato nella cabina mentre Petre stava schiacciando un pisolino stanco dopo una pesante giornata di lavoro, che aveva scelto via Toffetti, strada con tanti capannoni, per riposare. I primi a provare a spegnere le fiamme con degli estintori – prima dell’arrivo dei vigili del fuoco – sono stati due agenti della polizia locale, ma le fiamme avevano già avvolto la cabina di guida e non c’è stato nulla da fare. Uno dei due agenti è stato raggiunto in pieno da una fiammata quando, nel tentativo di salvare il camionista all’interno della cabina di guida, ha sfondato uno dei finestrini. Gli agenti della Municipale sono stati entrambi trasportati in codice verde all’ospedale Niguarda per accertamenti dal personale dell’Agenzia regionale emergenza urgenza (Areu). Purtroppo non hanno potuto fare nulla per salvare il camionista, identificato solo in un secondo momento. L’incendio sarebbe partito da una fiammata dal pacco batteria, che sta sotto il sedile del conducente. Un testimone, un altro autotrasportatore, ha detto di aver visto l’improvvisa fiammata dalla parte anteriore del mezzo pesante. Era già troppo tardi per salvare il povero Petre Giurma, estratto dal suo camion solo a rogo spento: il cadavere era completamente carbonizzato.