Alessandria – Agivano tra Alessandria e Pavia ma erano tutto di Crotone. Naturamente hanno iniziato l’attività da Valenza, la “Città dell’Oro” dove hanno tentato un colpo il 29 agosto, tentando di svaligiare un laboratorio orafo. Ma i rapinatori, travisati e armati di pistola, non hanno fatto i conti con l’immediata reazione dell’impiegata e l’intervento tempestivo delle forze dell’ordine. Nonostante il fallimento del colpo e l’arresto di due di loro, gli altri due complici sono riusciti a fuggire, dando il via a una lunga e complessa indagine da parte dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Alessandria e della Stazione di Valenza. Le indagini, condotte attraverso l’analisi dei filmati delle telecamere di sorveglianza, delle banche dati, e delle intercettazioni telefoniche e ambientali, hanno portato a un risultato decisivo: l’identificazione dei fuggitivi e del basista locale, un 24enne di Valenza. La banda aveva rubato un’auto ad Alessandria due mesi prima, nascondendola in un capannone nel pavese e sostituendo la targa con una spagnola. Un piano dettagliato, che tuttavia non ha avuto successo grazie alla prontezza della vittima e al tempestivo intervento dei Carabinieri. Il 13 novembre scorso, le indagini hanno raggiunto il loro esito finale con l’esecuzione delle misure cautelari in carcere nei confronti dei due rapinatori ancora ricercati, un 34enne e un 23enne di Crotone, arrestati all’alba a Strongoli, nel crotonese. Contemporaneamente, a Valenza, il basista è stato posto agli arresti domiciliari, mentre i due complici arrestati in flagranza di reato lo scorso 29 agosto continuano a essere sottoposti a misure cautelari.