Pavia – Il primario del Policlinico San Matteo di Pavia e docente universitario è al centro di un’indagine per violenza sessuale nei confronti di 11 specializzande, accuse che lo hanno portato a chiedere il patteggiamento a due anni di reclusione. Le accuse contro il medico risalgono al 2021, quando un questionario anonimo distribuito tra gli specializzandi dell’ospedale ha fatto emergere una serie di testimonianze per cui alcune studentesse avevano descritto episodi di presunte molestie durante le spiegazioni di esami diagnostici, descrivendo comportamenti “sconvenienti” del docente, tra cui palpeggiamenti e atteggiamenti ritenuti “innaturali”.
In seguito alla raccolta di queste segnalazioni, l’Università di Pavia aveva aperto un procedimento disciplinare nel dicembre 2021 e, due mesi dopo, il docente si era dimesso dalla carica di direttore, pur continuando a mantenere il ruolo di insegnante.
Lo scorso giugno, la Procura di Pavia aveva richiesto e ottenuto il rinvio a giudizio del docente con l’accusa di violenza sessuale aggravata, poiché i fatti sarebbero avvenuti all’interno di un istituto di formazione, in un contesto di abuso di potere.
Durante l’udienza preliminare dell’altro ieri martedì 12 novembre 2024, la difesa ha presentato la richiesta di patteggiamento con una riqualificazione della gravità dei reati contestati, accordo che ha già ricevuto il parere favorevole della Pubblica Accusa rappresentata dalla pm Valentina De Stefano. Ora, la decisione finale sul patteggiamento spetta alla giudice Lapi, che il 16 dicembre stabilirà se accettare la proposta di accordo oppure no.