Torino (Max Corradi) – C’è da chiedersi se i reggitori del Piemonte ci sono o ci fanno. Oppure se gli scemi siamo noi piemontesi che paghiamo. Gli è che i padroni del vapore vogliono spendere milioni di euro (i nostri) per costruire nuovi ospedali, che ci sono già, invece di rendere operativo un piano di assunzioni per medici e infermieri, oltre che per attrezzature all’avanguardia. Muratori non liberi (ma ce n’è anche qualcuno libero) che buttano letteralmente via i soldi di chi lavora – perché loro a forza di convegni, conferenze, riunioni, se li mangiano – per un piano che richiede una mole enorme di procedure e anche di soldi. Federico Riboldi (assessore alla Sanità senza essere un medico, con un capo di gabinetto mandrogno che era impiegato nel settore veterinario della Asl Al) ha messo in piedi una commissione (questi qua per far vedere che lavorano mettono insieme delle commissioni e fanno continuamente delle riunioni) “Per effettuare – si legge in una nota della Regione Piemonte – la ricognizione del sistema di procedure e strumenti operativi di autocontrollo previsti e applicati dalle singole aziende responsabili dell’attuazione dei singoli progetti edilizi e di sanità digitale, secondo l’organizzazione interna di ciascuna; il monitoraggio, l’analisi e la proposta di interventi volti a prevenire e contrastare fenomeni di illegalità e alla promozione di una cultura di legalità; l’analisi di azioni rafforzative di sistema, finalizzate anche allo sviluppo di collaborazioni con enti e istituzioni pubbliche nell’ambito delle rispettive competenze e nell’ottica della salvaguardia della legalità nell’utilizzo delle risorse; la predisposizione di una relazione semestrale per la Direzione Sanità sull’andamento delle procedure avviate per la realizzazione dei nuovi presidi ospedalieri”. Ma nel rapporto (un “copia-incolla” di tutti i rapporti precedenti) non si legge una riga sull’assunzione di personale e sull’acquisto di nuove attrezzature mediche. Perché se uno sta male ha bisogno di medici e infermieri e non di cemento armato.