Torino – Il fatto risale al marzo 2023, quando un camionista di 59 anni s’è tolto la vita per il troppo stress. Secondo quanto raccontato dai famigliari sarebbe stato sottoposto a turni e orari di lavoro massacranti (che superavano le 50 ore settimanali, senza giorni di riposo) dalla sua ditta di logistica torinese che ha sede in provincia. Prima di morire aveva provato a rivendicare i propri diritti chiedendo orari più consoni e meno stressanti, ma non appena si è lamentato è stato preso a schiaffi davanti ai suoi colleghi. Sul caso indaga la Procura di Torino – dopo l’esposto presentato dai famigliari dell’uomo – su due persone importanti dell’azienda che devono rispondere di omicidio colposo come conseguenza della violazione delle norme su salute e sicurezza nel luogo di lavoro, e sfruttamento lavorativo.