Chiavari (GE) – Un ragazzo di 20 anni, Simone Monteverdi, ieri mattina ha ucciso la nonna Andreina Canepa di 82 anni, colpendola con violenza con un paio di forbici. Il racconto fatto ai Carabinieri intervenuti subito sul luogo della tragedia, un alloggio al terzo piano in una palazzina vicina al fiume Entella, non lascia spazio ai dubbi: il giovane è chiaramente fuori di testa. “Non uscivo da casa da lunedì – ha detto fra l’altro – ed erano giorni che non dormivo. Ieri mattina mi sono riposato dalle otto alle dieci. Poi ho visto tutto nero, non so cosa sia successo”. Questo un brano del suo racconto fatto con lo sguardo perso nel vuoto dopo essere stato portato in caserma. Simone era rimasto con la nonna malata di Alzheimer. Dopo la mattanza è stato lui stesso a dare l’allarme. Quando sono arrivati i sanitari del 118 e i Carabinieri Simone Monteverdi ha aperto la porta con la maglietta ancora sporca di sangue: “Sono stato io – ha detto – non so perché l’ho fatto. Abbiamo litigato. Dopo averla colpita ho buttato le forbici dalla finestra”. La nonna è poco distante, riversa a terra in una pozza di sangue. Il medico non può fare altro che constatare il decesso. L’utensile, usato come arma – un paio di forbici – sarà ritrovato nel pomeriggio in strada. Simone era iscritto al quarto anno del liceo artistico. Poi, nove mesi fa qualcosa è scattato nella sua testa. Ha abbandonato gli studi, non è più uscito di casa. La vittima era conosciuta a Chiavari: con il marito aveva gestito un ufficio di disbrigo pratiche auto. Il ragazzo non usciva tanto, non aveva particolari amicizie o giri strani. E però nelle ultime settimane i vicini avrebbero sentito nonna e nipote urlare, litigare. Tanto che avrebbero chiamato più di una volta le forze dell’ordine. Non è escluso che nei prossimi giorni possa essere chiesta una perizia psichiatrica per l’assassino.