Alessandria (Elio Dardano) – Finalmente sono in dirittura d’arrivo i lavori riguardanti i lati in Piazza della Libertà finanziati dalla Regione. Dicono che serviranno ad aiutare i commercianti del centro. Sarà davvero una misura efficace per l’attività commerciale, rifare la pavimentazione laterale e mettere nuove panchine in Piazza della Libertà, spendendo 274.218,74 euro, come si legge sul manifesto dei lavori appeso? Forse sarebbe stato meglio per lo scopo, fare la manutenzione e destinare il resto della cifra, alla riduzione del carissimo costo del parcheggio in piazza, un bene pubblico i cui proventi vanno al privato, che gestisce il trasporto pubblico. Anche sul tipo dei lavori fatti ci sarebbe da ridire. È stato tutto pavimentato con piastrelle di cemento e con cubetti di porfido, sistema molto usato in città, costosissimo e molto delicato, perchè si guasta facilmente, facendo diventare il piano stradale sconnesso. Sarà per caso un sistema costruttivo misogino progettato da uomini contro le donne che mettono i tacchi? Fatto sta che si usa questo sistema di pavimentazione fatto interamente a mano per spendere di più rispetto a quello d’asfalto, che potrebbe essere colorato per abbellirlo e comunque non creerebbe problemi alle donne coi tacchi. Ma del costo dei lavori non frega niente a nessuno, tutto serve però ad alimentare il debito pubblico, diventato mostruoso a causa di questi sprechi. L’impresa appaltatrice per fare i lavori se l’è presa comoda. I lavori sono iniziati il 16 gennaio 2024 e dovevano essere terminati come dice il cartello dei lavori appeso, dopo 90 giorni naturali, ne sono passati quasi il doppio senza che nessuno abbia detto e fatto niente. Sottrarre un pezzo di piazza pedonale ai cittadini oltre il pattuito evidentemente non è un problema se fa comodo all’impresa appaltatrice. Pagherà una sanzione adeguata per aver fatto i propri comodi? Vedremo.