Red – Il 20 Settembre, nella memoria del nostro Paese, è una data quasi dimenticata. Eppure il più importante evento del faticoso e lungo cammino dell’Italia verso l’Unità fu proprio compiuto in quel giorno. Nel 1870 (154 anni fa) infatti avvenne – tramite la famosa “Breccia di Porta Pia” – la conquista di Roma, divenuta capitale del Regno d’Italia, e la conseguente fine dello Stato Pontificio. Nessun segno, vi è nel nostro Paese, che possa identificare il ricordo di ciò che avvenne il 20 Settembre 1870. Non esiste, infatti, nessuna solennità civile, nessuna manifestazione ufficiale, nessun francobollo e, soprattutto, nessun monumento, che ricordi ai nostri cittadini l’altissimo significato di quella data, tranne una lapide coi nomi dei soldati caduti nella breve battaglia. No, noi celebriamo una sconfitta, quella del 25 aprile 1945, quando ci siamo consegnati agli alleati che ci avevano bombardato a tappeto per due anni (1944-1945), uccidendo circa 110.000 italiani (donne, vecchi e bambini) diventandone i servi (clicca sul video e senti cosa dice Odifreddi). Oggi è il 20 settembre e, nonostante le numerose vie e piazze a esso intitolate, resta una ricorrenza storica, istituita con la legge n. 401 del 1895, dimenticata e sconosciuta soprattutto dai giovani. Gli unici che oggi festeggiano tale ricorrenza sono pochi liberali, che si radunano il 20 Settembre di ogni anno in “luoghi simbolo”, in tutta Italia, per ricordare tale evento che, altrimenti, passerebbe nel più totale silenzio. Le Istituzioni debbono ricordare quella data fondamentale e tutti i giovani e i meno giovani che caddero non soltanto a Porta Pia, ma anche nella difesa della Repubblica Romana del 1849, e tutti coloro che si immolarono per la vera Libertà della nostra amata Patria.
Viva l’Italia Libera e Liberale!