Novi Ligure (AL) – Il 20 settembre scade il termine per la presentazione delle manifestazioni di interesse per l’acquisizione dell’ex Ilva.
Si spera in un rilancio con investimenti per tornare competitivi sul mercato della siderurgia. Ma chi sa dice che ormai l’ex Ilva è moribonda. Naturalmente i sindacati scienzapertutti (i sindacalisti hanno sempre lavorato poco o punto) dicono no a esuberi, sì a investimenti, mantenimento del personale specializzato sono le linee guida delle maggiori confederazioni sindacali.
Quel gran lavoratore del sindaco di Novi Rocchino Muliere ieri alla festa regionale della Fiom in programma a Torino ha detto: “Sono contrario allo spacchettamento con la vendita di singoli stabilimenti, significherebbe la morte della siderurgia italiana. Auspico che non si crei una “Piccola Ilva” di cui sento parlare mentre spero che chi arriverà sappia investire nella decarbonizzazione e in massicci investimenti per ammodernare gli impianti evitando inutili perdite di tempo. Insomma spero in investitori credibili”. Ma perché non se la compra lui che è così bravo coi soldi dei contribuenti che spende per Acos che non funziona? Siamo sicuri che le cose cambierebbero (forse, chissà, può darsi, vai avanti tu che a me vien da ridere, io speriamo che me la cavo, se son rose fioriranno, chi vive sperando muore cagando, spes ultima dea, bandiera rossa trionferà!).