Torino – Ronde antispaccio e antistranieri girano per la città. Fanno il saluto romano, si dichiarano fascisti e non vanno tanto per il sottile: se qualcuno si oppone partono quattro manganellate. Ieri, Frank, capo del movimento assieme ad altri due estremisti ha subìto le perquisizioni della Digos, disposte dal pm Davide Pretti. Gli investigatori, coordinati da Carlo Ambra, hanno trovato in casa dei tre indagati un tirapugni, una pistola scacciacani coi relativi proiettili a salve e un finto distintivo delle forze dell’ordine. Gli agenti hanno sequestrato anche pc e telefoni che saranno analizzati per riscontrate il reato ipotizzato dalla procura: Mascia e gli altri due estremisti sono accusati di usurpazione di funzioni pubbliche. Le indagini sono partite dopo che, il 29 luglio scorso, Mascia, insieme con un gruppo di camerati, ha circondato alcuni stranieri sulle panchine del parco Sempione, dando per scontato che fossero degli spacciatori. Un sospetto sufficiente per costringere le vittime a vuotare le tasche prima di obbligarle a lasciare i giardinetti.