Alessandria – Ci risiamo: altri due ricoveri d’urgenza in ospedale per puntura di zanzara West Nile. Un paziente è di Alessandria, l’altro di Valmadonna dove non si esce più neanche di mattina tante sono le zanzare. Oltre a quelli dei giorni scorsi, ma la Asl Al tace, ci sono almeno altri due casi provenienti da Comuni vicini. I medici brancolano nel buio e non sanno che pesci prendere. Forse dovrebbero prendere le zanzare. Infatti La febbre del Nilo (o febbre West Nile) è una malattia infettiva trasmessa dalla puntura di zanzare. Causata dal virus West Nile, l’infezione decorre spesso senza provocare sintomi, ma in alcuni casi può dare origine a disturbi influenzali che durano qualche giorno. Talvolta, soprattutto nelle persone debilitate, la febbre del Nilo può complicarsi in forme neurologiche gravi che possono lasciare esiti permanenti o possono determinare il decesso del paziente. La febbre si trasmette attraverso la puntura di zanzare infette. L’infezione non si trasmette, invece, da persona a persona. Voila, Alessandria è tornata la terra dove i Templari 850 anni fa rinchiudevano nei campi di concentramento della Fraschetta arabi ed ebrei, tutti affetti da febbre del Nilo e da Anemia Mediterranea. E li guarivano. Se è vero che la storia si ripete, è altrettanto vero che quelli dell’Asl, che evidentemente non hanno studiato abbastanza la storia locale, non ci curano a dovere. Funziona così: se noi ci ammaliamo loro non devono capire. Devono solo fare punture e prescrivere intrugli. E bon. Poi (forse, non si sa mai, chissà chi lo sa, vai avanti tu che a me vien da ridere, io speriamo che me la cavo, se son rose fioriranno, finché la barca va) si potrebbe anche guarire con della Tachipirina.