Torino – Il Ministero dell’Economia ha concesso ancora trenta giorni di tempo per rimettere a posto la Fondazione Crt con l’esplicita richiesta di porre correttivi in materia di incompatibilità e conflitti di interessi nelle nomine già fatte e sulle modifiche di regolamenti e statuto. Altrimenti si spalancheranno le porte del commissariamento. Per il ministro Giorgetti bisogna fare luce e chiarezza su tutta la vicenda di Fondazione Crt che è anche al centro di un’inchiesta della Magistratura. A gestire la delicata partita sarà la presidente Anna Maria Poggi, cui il consiglio d’amministrazione e il consiglio d’indirizzo ieri hanno concesso un ampio mandato. La situazione è molto ingarbugliata con un gruppo di consiglieri accusato di aver tentato di varare un “patto occulto” per influenzare le decisioni della Fondazione Crt, ente filantropico che muove decine di milioni di euro in Piemonte e che ha numerose partecipazioni societarie. Il caso ha generato uno scontro in Cda che ha portato prima all’allontanamento del direttore generale Andrea Varese e poi alle dimissioni del presidente Fabrizio Palenzona, in polemica con gli altri consiglieri d’amministrazione, che in una riunione si erano autoassegnati alcune nomine. Tutto ciò ha determinato una procedura al Ministero dell’Economia, che ha inviato gli ispettori in Via XX Settembre e che potrebbe commissariare l’ente, e un’inchiesta della Magistratura (Torino e Roma), per presunte influenze illecite sull’assemblea, che al momento riguarda 10 persone. Nelle ultime ore all’elenco degli indagati si sono aggiunte Caterina Bima (che siede nel Cda) e Alice Colombo (nel consiglio d’indirizzo). Ma lo stesso Palenzona, autore di uno degli esposti in Procura, è stato a sua volta indagato per aver sollecitato le dimissioni del consigliere di indirizzo Corrado Bonadeo.