Milano – L’avanzamento tecnologico un fiume in piena. Processo inarrestabile e irreversibile che, stando all’opinione comune, porterà grossi benefici nella vita quotidiana. L’intelligenza artificiale, che secondo alcuni sarebbe nata due secoli fa, ne rappresenta un motivo di vanto e di orgoglio per chi porta avanti questa tesi. Un cambiamento nell’approccio alla vita quotidiana che inciderà sul piano ludico e dell’intrattenimento. Il gioco è uno di quei settori in cui l’avvento dell’intelligenza artificiale può impattare di più.
L’invasione dell’intelligenza artificiale su giochi e videogiochi
L’intelligenza artificiale è un mondo ancora tutto da scoprire, ma dalle sterminate potenzialità, con tutti i suoi vantaggi e sfide nel mondo del lavoro. Un assunto che può tornare molto utile anche per progettisti e utenti di videogiochi.
In termini pratici l’esperienza del videogioco in sé è destinata a cambiare irreversibilmente, rendendosi pressoché unica nel suo genere. Questo perché è già in atto un’evoluzione soprattutto sul piano espressivo e ambientale.
Il nuovo algoritmo permetterà, di fatto, di costruire e rendere ancora più realistici i personaggi rappresentati attraverso espressioni e forme sempre più vicine al reale. Le ambientazioni si faranno più dinamiche e fluide, dando vita a scenari sempre più differenti e mai uguali tra loro.
L’invadenza dell’IA incide pesantemente all’interno di un gioco nel momento in cui garantisce la possibilità di infiniti mondi diversi e paralleli dove adattare la storia all’esperienza di gioco del giocatore.
La personalizzazione diventa tratto distintivo da cui apprendere e migliorare costantemente quell’esperienza. Sarà un gioco da ragazzi, è proprio il caso di dirlo, misurare le azioni di personaggi a contesti videoludici più difficili, ma, per certi versi, ancora più stimolanti.
Quanto incide l’intelligenza artificiale nel gioco
Gaming e IA stanno instaurando una relazione sempre più fitta. Al punto che l’utente appare in competizione perenne, mai veramente conclusa con la macchina di turno. Come se non potesse mai sconfiggerla del tutto. Ma è proprio così?
Si ha l’impressione che, grazie all’intelligenza artificiale, la partita diventi più dilatata e potenzialmente infinite. Si aprono infinite possibilità tra scenari, paesaggi, dinamiche e quant’altro.
Scenografie, sfondi rendono l’atmosfera ambientale sempre più reale. Opinioni comuni affermano che l’intelligenza artificiale finirà per dominare il gioco e surclassare la volontà umana all’interno dello stesso.
Eppure l’azione sembra prevalere anche in tempi moderni, nonostante la fase avanzata in cui si colloca l’intelligenza. La componente creatività, quando messa in atto dal genere umano, finisce per mettere in difficoltà, di fatto, la componente tecnologica.
La macchina esegue solamente quell’azione e nulla più, a differenza dell’essere umano in grado di progettare, creare e ritagliarsi spazi di libertà. Una certezza sul breve termine, ma che può essere sconvolta da un momento all’altro in relazione all’avanzamento tecnologico. Non è detto, in buona sostanza, che sul lungo termine l’intelligenza artificiale non possa avere definitivamente la meglio sull’uomo sul fronte gioco.
La vera sfida sta nell’apprendimento e nell’esecuzione. Qui interverranno i progettisti a garantire un’interattività ancora più spiccata al gioco. Insegnare all’intelligenza artificiale come essere creativa vuol dire darle una connotazione umana che non si sa con certezza quanto possa far bene o male.
Le informazioni testuali sono la base da cui si parte per costruire un’artificiosa personalità. Ad essa si associa una disponibilità di dati limitata, ma, nel complesso, un approccio ampio alla risoluzione di problemi complessi e aperti. È proprio questo limite a frenare, al momento, il progresso definitivo dell’intelligenza artificiale, ma le prospettive sono tutte a suo favore.
Controindicazioni dell’intelligenza artificiale nel gioco
L’intelligenza artificiale va gestita e indirizzata al meglio, onde evitare che possa rappresentare una minaccia potenziale per l’uomo e per la sua intelligenza, per l’appunto.
Da tenere ben presenti quali possono essere gli effetti negativi sul gioco, al netto delle innovazioni riportate. È pur vero che il sistema algoritmico modera, in un certo senso, l’operato dei giocatori, ma non allontana del tutto il rischio di instabilità verso cui essi incorrono.
Indubbiamente cambiano i modelli sia educativi che progettuali dell’utente rispetto al gioco. È l’approccio a subirne le conseguenze maggiori, considerando che può produrre nel soggetto una sorta di alterazione della realtà e dei fatti. Ciò conduce, in seconda battuta, alla formazione di idee e pensieri non in linea con un certo criterio di moderazione.
La personalizzazione del gioco rischia di rendere il gioco macchinoso sia nella grafica che nei contenuti. Un rallentamento produttivo in grado di dare potenzialmente meno fascino e attrattività a ciò che viene veicolato.
L’intelligenza artificiale, è vero, può rivelare i comportamenti sbagliati nelle azioni umane compiute, ma allo stesso tempo può “disperdere” l’ambiente di gioco, favorendo processi di cheating alternativo. Da un lato è come se prevenisse la truffa, ma dall’altro incentiva un ambiente variegato e aperto a qualsiasi tipo di scenario.
La rivoluzione dell’intelligenza artificiale col gioco
Il gioco è uno di quei settori dove l’intelligenza artificiale attecchisce maggiormente. Oggigiorno si dà la possibilità a chiunque di poter giocare senza deposito alle roulette online, senza necessariamente dover immettere soldi reali.
Molti siti, infatti, permettono di giocare ad un casino online con denaro virtuale. Se ciò a prima vista può sembrare quasi un vantaggio per l’utente, in realtà tutto questo va a beneficio dell’intelligenza artificiale, la quale viene, in un certo senso, stimolata a produrre modelli, algoritmi e sistemi di combinazioni tali da poter allenare e moderare, allo stesso tempo, anche il gioco stesso.
La rivoluzione artificiale in tema di gioco d’azzardo si associa ad una forma di prevenzione, tecnologicamente avanzata, da sviluppare nei prossimi anni che, sicuramente, vedranno delle novità importanti in questo settore.
L’obiettivo ambizioso dei prossimi anni è di sfruttarla per individuare, identificare quel target di popolazione mondiale sensibile ad una certa dipendenza da gioco. Una funzione informativa ed educativa insita al fine di sfruttare a pieno il potenziale a disposizione dell’intelligenza artificiale. In questo modo sarà molto più semplice in futuro ricercare prospettive tecnologiche sempre più avanzate in un’ottica che possa sia tutelare i posti di lavori che sono collegati, direttamente e indirettamente, al gioco e sia gli utenti che, come viene sottolineato sempre in ogni occasione, non devono mai fare il passo più lungo della gamba e, anzi, devono giocare responsabilmente.