Nel panorama della musica barocca europea, l’incontro tra le tradizioni italiana e tedesca ha dato vita a un dialogo affascinante, capace di fondere la vivacità e la grazia italiane con la severità e la profondità tipiche della Germania.
Questa fusione è stata una delle tappe fondamentali nell’evoluzione del linguaggio musicale barocco, portando alla creazione di opere che racchiudono la bellezza melodica e l’intellettualità strutturale in una sintesi straordinaria.
L’Archicembalo, in formazione di trio col violinista Marcello Bianchi, il violoncellista Claudio Merlo e la clavicembalista Daniela Demicheli, nel concerto dal titolo “M’inebriava il dolce canto”, che si terrà Mercoledì 3 luglio alle 21 all’Auditorium Michele Pittaluga del Conservatorio di Alessandria, confronterà la grande produzione strumentale tedesca a cavallo fra Sei e Settecento – rappresentata dalle genialità di Bach, Handel e Telemann, con il trionfo “nostrano” di Vivaldi e due nomi, di raro ascolto, dell’area lombarda: Gasparo Visconti e Paolo Benedetto Bellinzani.
L’Archicembalo eseguirà di Bellinzani la Sonata sul tema della Follia, ragguardevole per la sua combinazione di virtuosismo tecnico, bellezza melodica ed emotività espressiva, caratteristiche che la rendono una delle opere più rappresentative del compositore e del periodo barocco in generale e di Visconti una delle Sonate dell’Op.1 che hanno segnato un punto di svolta nell’evoluzione del violino come strumento solista e hanno influenzato lo sviluppo della musica strumentale nel Barocco europeo.