Torino (Piero Evaristo Giacobone) – Scusate se insisto ma mi chiamo Evaristo e stavolta devo occuparmi di quel carrozzone della Regione Piemonte che, in merito alla Sanità, più che di nuovi e costosissimi quanto inutili ospedali, non parla. La Regione Piemonte approva in ritardo l’adeguamento delle rette a carico del Servizio Sanitario Nazionale (3,5% a fronte di un biennio inflazionistico superiore al 10%) che appare del tutto insufficiente. Per questo motivo tutte le associazioni di categoria rappresentative di titolari e gestori dei presidi residenziali (Agci Piemonte, Agespi Piemonte, Anaste Piemonte, Anffas Piemonte, Ansdipp Piemonte, Associazione Cuneese Case Di Riposo, Ceapi, Confapi Sanità Piemonte, Confcooperative Federsolidarietà Piemonte, Confcooperative Sanità Piemonte, Confindustria Sanitá Piemonte, Diaconìa Valdese, Fenascop Piemonte, Legacoop Piemonte) denunciano il ritardo col quale la Regione Piemonte ha deliberato in merito all’adeguamento delle rette a carico del Servizio Sanitario Nazionale che non serve a niente. Inoltre la Regione Piemonte, nella persona dell’assessore competente Genesio Icardi, non fa cenno ai centri semiresidenziali e il fondo sanitario non è incrementato in quanto il modesto aumento è a carico dei fondi correnti e sarà finanziato con un taglio dei posti convenzionati per gli utenti.
E io pago.