Torino (Red) – Sono circa 3,6 milioni i cittadini chiamati a scegliere i loro rappresentanti in Regione e al Parlamento Ue. Due giorni di voto, fino alle 23 oggi, dalle 7 alle 23 domani. Per votare occorre come sempre presentarsi muniti di carta d’identità e tessera elettorale: nel caso in cui questa fosse stata smarrita o gli spazi per la certificazione del voto fossero esauriti, è possibile richiederla, anche durante l’apertura dei seggi, agli uffici elettorali del Comune di residenza.
Come si vota per l’Europa
La scheda per le europee, nell’ambito della circoscrizione Nord- Occidentale che comprende anche Lombardia, Liguria e Valle d’Aosta, è di colore grigio. Dodici le liste presenti, secondo l’ordine sorteggiato: Lega, Stati Uniti d’Europa, Pace Terra Dignità, Azione, Alternativa Popolare, Libertà, Rassemblement Valdotain, Pd, Forza Italia — Noi Moderati, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi Sinistra, Fratelli d’Italia. Per votare occorre tracciare un segno sul simbolo della lista scelta, è possibile non indicare preferenze oppure scrivere fino a un massimo di tre candidati secondo la regola della parità di genere. I sessi devono essere alternati, uomo- donna- uomo oppure donna- uomo-donna, pena l’annullamento delle preferenze successive alla prima. Non è ammesso il voto disgiunto.
Chi corre per la Regione
Per la dodicesima volta, il Piemonte va al voto anche per le regionali. La scheda elettorale è verde. Secondol’ordine di sorteggio, i candidati presidente sono Alberto Costanzo per Libertà, Francesca Frediani per Piemonte Popolare, Sarah Disabato per il M5S, Alberto Cirio, presidente uscente, per il centrodestra (Forza Italia, Lega, FdI, Noi Moderati, lista civica), Gianna Pentenero per il centrosinistra (Pd, Avs, Stati Uniti d’Europa, Piemonte Ambientalista e Solidale, lista civica). Si eleggono il presidente di Giunta ma anche il Consiglioregionale, che sarà compostoda 50 membri.
Parità di genere
È possibile tracciare un segno sul nome (o sul simbolo) del candidato presidente o su una lista che lo sostiene, oppure su tutti e due. A fianco alla lista è possibile esprimere fino a due preferenze, secondo il principio della parità di genere: possono essere uomo- donna oppure donna- uomo ma mai dello stesso sesso, altrimenti la seconda preferenza verrà annullata. A differenza delle europee esiste il voto disgiunto. Si può quindi tracciare un segno su un candidato presidente ma anche su una lista che sostiene un altro candidato. I voti saranno entrambi validi.
I trans
Il Comune di Torino, che ha coinvolto nella macchina elettorale 2mila dei 7mila dipendenti, ha inviato una comunicazione ai presidenti di seggio a tutela delle persone transgender, obbligate per legge a stare in una delle due file distinte tra uomini e donne. L’indicazione è di porre attenzione alla lettura ad alta voce del nome sui registri e evitare espressioni come “prossima donna/prossimo uomo”, in favore invece di “prossima persona”.