di Andrea Guenna – Noi di Alessandria Oggi non siamo schierati politicamente – per questo abbiamo molti lettori – e cerchiamo di fare i cronisti. Tuttavia essere corretti in un contesto di disordine sociale tutto italiano (la legge del più furbo) fa sì che la regola del Viminale (Ministero degli Interni) che prevede la fine della campagna elettorale alle 23 del giorno antecedente l’apertura delle urne, sia “interpretata” e non applicata come si deve fare con le leggi e i regolamenti. Per la precisione si vota oggi fino alle 23 e domani dalle 7 alle 23: lo spoglio inizia subito dopo la chiusura delle urne. Ma il solito furbacchione (o la solita furbacchiona) aggira il silenzio elettorale con post e video che dovrebbero essere vietati. Per fortuna gli elettori non sono scemi e, se andranno a votare, terranno conto di questo. Noi di Alessandria Oggi abbiamo “sbaraccato” tutto ieri sera alle undici e oggi non esiste traccia di propaganda, esattamente come vuole la legge. Ma i soliti “furbacchioni ridens” te li trovi ancora nei video dei Pc a chiederti il voto con argomentazioni puerili, come puerili sono loro. Risultato è che da stamane in redazione sono fioccate molte segnalazioni riguardanti il mancato rispetto del silenzio elettorale. È vero che la competenza circa questa norma sia del Ministero dell’Interno, ma tale obbligo, previsto dalla legge 212 del 1956, deve essere rispettato a prescindere, per cui sarebbe buona cosa infliggere una bella multa agli editori che hanno consentito appelli elettorali anche oggi, come anche a chi quegli appelli li ha lanciati con un bel sorrisone accattivante che nasconde un totale vuoto mentale, intellettuale e culturale. Quindi chi intenda segnalare violazioni alla norma, anche per quelle on line, deve rivolgersi subito al Ministero dell’Interno, direttamente o attraverso le prefetture competenti, secondo le modalità stabilite dal Ministero stesso.
Perché, come mi hanno insegnato i miei genitori, la classe (ovvero la correttezza, la coerenza e la buona educazione) non è acqua.