Centrale del Latte e Gruppo AMAG sono ormai alla frutta: persino i sindacati, notoriamente inconsapevoli e drogati di patacche inutili, se ne sono accorti. In una società dove non esistono più le famiglie a fare da primo baluardo per il benessere sociale, dove i bisogni dei poveri sono diventati uguali a quelli dei ricchi e quindi non sostenibili dalla collettività, dove si cambia abitazione, lavoro e compagno o compagna di vita ogni sei mesi, tutto diventa esclusivamente finalizzato al mantenimento del nostro corpo e del nostro relax. In questo campo, signore assoluto è il diavolo.
Da lui occorre andare per ottenere pace sociale, pancia piena, sesso soddisfatto e cervello spento.
Per Alessandria ora il diavolo è rappresentato da Amazon, da Iren, da A2A, da Solvay (Syensqo). Alla loro corte, perfetti rappresentanti del loro luciferino padrone, Alessandria va in ginocchio chiedendo posti di lavoro senza prospettive, compensati da un salario che mantiene solo gli obiettivi consumistici, ma senza possibilità di futura emancipazione economica e culturale. Schiavi di questo Secolo, anime morte, vittime incatenate in marcia verso l’inferno perché senza Fede (quella vera e unica), senza Speranza (perché la loro è rivolta solo a godere tutto e subito su questa terra) e senza Carità (che non hanno avuto quando spendevano tutto il denaro, sterco del diavolo, in prodotti e servizi effimeri). Qualcuno si salva, per fortuna loro e nostra, perché la Vera Luce alla fine vincerà, ma temo che al momento del Giudizio resteranno in pochi a salvarsi. Preghiamo perché nessuno di noi è sicuro di essere tra quelli.