Riccò del Golfo (SP) – Verso mezzogiorno si è consumato un tragico femminicidio-suicidio in un’abitazione di Riccò del Golfo, nell’entroterra spezzino. Un operaio tunusino di 44 anni ha prima accoltellato e ucciso l’ex compagna, poi con lo stesso coltello si è tolto la vita. L’allarme è partito dalla scuola frequentata dai figli della donna che non l’hanno vista per venirli a prendere alla fine delle lezioni. Immediato l’intervento dei Carabinieri che hanno effettuato il sopralluogo nell’appartamento scoprendo i due cadaveri. Secondo i primi accertamenti è emerso che l’uomo sarebbe stato un tipo violento e per questo era stato colpito di recente da un provvedimento che gli vietava di avvicinarsi alla casa di famiglia ma anche al Comune di Riccò del Golfo. Particolare non trascurabile è quello per cui alla base dei continui litigi tra i due ci sarebbe stata anche la religione. L’operaio tunisino infatti sarebbe stato un musulmano integralista. La donna, anche lei tunisina, di pochi anni più giovane, era diventata cittadina italiana da poco meno di un anno e sembrava stesse intraprendendo un percorso di emancipazione. Due mesi fa aveva trovato il coraggio, forte del supporto dei due figli (un maschio e una femmina) e del sostegno dei servizi sociali, di denunciare i presunti maltrattamenti subiti negli anni.