Torino (P.F.) – Si è chiusa ieri la XXXVI edizione del Salone del libro di Torino che ha fatto registrare 222 mila presenze. Alessandria, quest’anno, ha proposto più di un protagonista all’attenzione delle migliaia di partecipanti, che hanno affollato i padiglioni della rassegna.
Venerdì 11 maggio infatti sono stati ben tre i libri di alessandrini o mossi da iniziative legate alla nostra città, che si sono presentati al Salone. E Sabato, il giorno dopo, l’invasione degli alessandrini – si fa per dire – si è conclusa con un altro titolo.
A dare il via alla presenza di autori alessandrini è stato il più giovane, Giulio Legnaro, già autore di alcuni libri a fumetti su episodi della storia di Alessandria, come la fondazione, l’assedio del Barbarossa, la resa della città, nonché altri volumi, sempre proposti in computer graphics in cartoons. Ricordo, ad esempio, il recente lavoro dedicato all’atleta del secolo, Benito Michelon oppure quello su Ricaldone.
Questa volta l’attenzione di Giulio Legnaro si è impuntata su fatti a noi più vicini: la notte tra il 9 e il 10 marzo 1821, quando sui rampari della Cittadella, occupata dai costituzionalisti, sventolava per la prima volta in Italia un tricolore.
Giulio ripropone un evento importante della storia patria, incastonando entro i fatti il viaggio di alcuni allievi guidati dal prof. Cooper. Come si sa i Nostri si sono persi nel tempo, in quanto la loro navicella è stata sabotata da un individuo misterioso. E i quattro protagonisti, nel tentativo di rientrare nel loro tempo, vagano nella storia alessandrina in secoli diversi, ma rimanendo ben fermi nel luogo fin dal medioevo, anche se stavolta una piccola digressione a Torino, capitale del Regno di Sardegna, e al Teatro d’Angennes viene consentita ai Nostri.
Ad ascoltare la presentazione del libro in Sala Arancio al Salone di Torino, un nutrito gruppo di allievi dell’Istituto Comprensivo Bovio – Cavour di Alessandria, accompagnati dalle insegnanti e dalla Dirigente scolastica, Barbara Assunto. Un corollario importante alle relazioni dell’autore, di Eugenio Bordese e di Pierluigi Cavalchini, presidente di Docenti Senza Frontiere.
Successivamente, nello stand di ECHOS editore si è svolta la presentazione-intervista agli autori Mons. Ivo Piccinini, Piercarlo Fabbio e Natalino Ferrari del recente libro dedicato alla Storia di San Michele, sobborgo di Alessandria, dal titolo: La Chiesa e la Piana.
Intervista condotta da Marco Margrita, direttore editoriale della casa editrice di Giaveno, che si è accollata lo sforzo di pubblicare un volume assai corposo e documentato, che verrà presentato a San Michele, Venerdì 17 maggio alle ore 21.
Terzo momento alessandrino alla Sala Arancio del Salone. Incontro con l’autrice di Colline di Carta, Silvia Perosino. Si tratta di un’iniziativa editoriale del Circolo Culturale I Marchesi del Monferrato, presieduto da Emiliana Conti, anche lei presente alla kermesse. Ad alimentare il dibattito, la presenza della giornalista e storica Cinzia Montagna.
Il volume si articola “in sei capitoli dedicati ad altrettante storie nelle quali l’autrice si ritrova a parlare di letture, di territorio, di paesaggio, di artisti. Un piccolo viaggio che copre l’arco di tutte le stagioni, parte in inverno per concludersi a Natale; che cerca di esplorare le diverse sfumature di questa porzione di Piemonte: il “viaggio” inizia con l’addentrarsi nel Roero, poi ci si inerpica in Alta Langa, attraversa poi gran parte del Monferrato, Alto, Basso, Astigiano fino a quello Casalese, cuore dell’antico Marchesato”.
Il sabato 11 maggio è invece stata la giornata dedicata al nuovo lavoro di Graziano Canestri, dal titolo che sferza l’attualità: Ucraina.
La presentazione si è svolta all’interno dell’accogliente stand della Echos, editoriale per la quale Graziano Canestri scrive.
L’autore ha al suo attivo altri lavori sul macrocosmo dell’Europa orientale, tra cui un quaderno della collana Cathedra Alexandriae intitolato “28 giugno Vidovdan, dal giorno delle diversità alla transeuropa”. Per i tipi di Echos ha pubblicato il fortunato: Jugoslavia, il tragico mosaico.
Ed ora è la volta dello sferzante Ucraina dove il gioco della doppia verità viene portato allo scoperto.
E il Movimento Cristiano Lavoratori, che ha avuto parte in ognuna di queste iniziative, fa rivivere così, nella produzione letteraria, quell’identità di valori che la storia locale – esattamente come la grande storia – estrae e si mette a disposizione dell’attualità.